Dalle piazze di oggi all’attualità di Gaza (la cui memoria vive nel racconto del regista palestinese Kamal Aljafari con “With Hasan in Gaza”), dagli inediti racconti ucraini del maestro Sergei Loznitsa alla dissidenza artistica e civile di Ai Weiwei (alle prese con la messa in scena della Turandot al Teatro dell’Opera di Roma), fino alla Firenze delle sottoculture dei mitici Ottanta della new wave, al ricordo di Sandro Pertini con il “Settimo Presidente” di Daniele Ceccarini e Mario Molinari, all’esperimento provocatorio del primo documentario interamente realizzato con l’ausilio dell’intelligenza artificiale generativa, “Post Truth” di Alkan Avcıoğlu. Sono questi alcuni degli appuntamenti in programma al 66° Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che torna a Firenze dal 1° al 9 novembre per presentare il meglio del cinema del reale con oltre 90 titoli. Sotto la presidenza onoraria del regista e attivista britannico Ken Loach, la manifestazione apre i battenti con un focus dedicato ai più piccoli, Popoli for Kids and Teens, e omaggia due registe di grande rilevanza: Sarah Maldoror, voce rivoluzionaria e prima cineasta africana dal potente sguardo femminista e anticoloniale, e Marie Losier, autrice di stravaganti e originali ritratti cinematografici di registi, musicisti e compositori cult e d'avanguardia.

Affiancano il Concorso italiano e il Concorso Internazionale le sezioni: Let the Music Play, dedicata ai documentari musicali; Feminist Frames, selezione di opere realizzate da registe sulla liberazione delle donne pensata in collaborazione con una rete internazionale di cineaste femministe che costruisce spazi di mutuo sostegno, co-creazione e pratiche condivise; Habitat, con titoli sulla crisi ambientale e sociale che stiamo attraversando, come il fenomeno migratorio, la questione dei diritti umani e la ricerca di una nuova sostenibilità vitale; Future Camps - European Doc Academy, dedicata a registi e registe provenienti dalle principali scuole di cinema internazionali; Doc Highlights, che propone film di grande rilevanza internazionale fuori concorso; Concorso Internazionale Discoveries, per cortometraggi e mediometraggi di giovani registi e registe da tutto il mondo con orientamento alla sperimentazione;. Doc at Work, la sezione industry del festival che intende favorire nuove sinergie tra professionisti, registi consolidati, distributori, nuovi talenti e selezionatori di festival, che quest’anno ospita una delegazione di produttrici e produttori francesi interessati a sviluppare nuove collaborazioni con l’Italia.


Da non perdere: l’incontro con il regista e artista palestinese Kamal Aljafari; il panel dedicato al cinema del reale dal titolo “Documentario italiano: verso la finzione”; l’incontro “Ricordando Sarah Maldoror” con la figlia Annouchka de Andrade; la proiezione di “It’s Never Over, Jeff Buckley” di Amy Berg, racconto della vita della giovane stella nascente dalla voce ultraterrena e dal talento immenso, che sconvolse il mondo della musica degli anni ‘90 morendo improvvisamente all’età di 30 anni; l’incontro “Rebel Rebel: Marie Losier”, moderato dal giornalista e critico Emanuele Sacchi; la prima italiana di “Slave Island” diretto da Jimmy Hendrickx e Jeremy Kewuan, sconvolgente testimonianza della schiavitù moderna sull'isola indonesiana di Sumba, dove l'attivista Kewuan, indagando sul traffico di esseri umani, riesce a liberare una bambina di 8 anni ridotta in servitù; “Checkpoint Zoo” di Joshua Zeman, documento sull’ audace salvataggio guidato da un eroico team di guardiani dell’Ecopark di Kharkiv e volontari che hanno rischiato la vita per salvare oltre 5mila animali intrappolati durante l'invasione russa.

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