Secondo la tv di Sato iraniana, 10 per- sone sono morte e altre 100 sono rima- ste ferite nelle manifestazioni di ieri degenerate in scontri con la polizia. La tv ha aggiunto che i manifestanti, definiti "gruppi terroristici", hanno incendiato due stazioni di rifornimento e un posto di polizia. Smentita invece la notizia di vittime nell'incendio di una moschea. Dai video dei blogger emergono immagini da guerra civile, con decine di morti. Molti feriti si sarebbero rifugiati in ambasciate straniere, altri sono stati arrestati, dopo che ai medici è stato ordinato di segnalare alla polizia il ricovero di manifestanti feriti.
La televisione di Stato iraniana ha riferito che è stato arrestato un numero imprecisato di mujaheddin, con l'accusa di attività terroristiche, provenienti dall'estero con lo scopo di rovesciare il regime. Faezeh Rafsanjani, figlia dell'ex presidente iraniano e figura di spicco dell'opposizione, è stata arrestata a Teheran insieme alla figlia e ad altri tre membri della famiglia.
Faezeh, nota attivista per i diritti delle donne, ha partecipato nei giorni scorsi a diverse manifestazioni a favore di Mousavi, di cui Rafsanjani è tra tra i principali sostenitori.
Monito Ahadinejad a Usa e Regno Unito
Il presidente iraniano Ahmadinejad ha intimato agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna di smettere di interferire sulle vicende interne dell'Iran.
Nella sua prima dichiarazione pubblica, Ahmadinejad si è rivolto a Washington e Londra: "Non farete parte del cerchio degli amici della nazione iraniana: Altrimenti dovrete correggere i vostri atteggiamenti di interferenza".
Immediata la replica di Londra: "E' falsa l'idea che le proteste siano manipo- late da Paesi stranieri. Spetta agli iraniano scegliere il governo e alle autorità garantire un voto corretto". Espulso il corrispondente della Bbc.
Ultimatum all'opposizione
Il capo della polizia iraniana, in una lettera pubblicata oggi sui giornali, ha lanciato un duro monito al candidato sconfitto alle presidenziali del 12 giugno, Mousavi, avvertendo che verrà contrastato con la massima energia ogni tentativo di creare incidenti.
La lettera è stata pubblicata dopo gli scontri di ieri,che secondo alcune fonti, hanno causato decine di morti.
"La polizia, -si legge nel documento- in linea con il suo dovere di mantenere l'ordine e la sicurezza, impedirà con la forza ogni atto illecito".
Neda, il simbolo della rivolta
Le immagini della sua morte hanno fatto il giro del mondo. Un video, che è riuscito a passare le maglie della censura, mostra una ragazza sanguinante mentre viene soccorsa. Secondo vari siti internet, la ragazza si chiamava Neda. Fonti dell'opposizione riferiscono che la giovane è stata uccisa negli scontri di ieri a Teheran con le forze di sicurezza. La strada dove è morta, via Amirabad, è stata già ribattezzata via Neda.
Frattini: Teheran risolva la crisi
"Siamo preoccupati e particolarmente addolorati per le violenze e la perdita di vite umane" in Iran e "chiediamo pertanto al governo iraniano di adoperarsi con urgenza per creare le condizioni per una composizione pacifica della crisi interna".
Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Frattini, parlando della situazione in Iran, dove la protesta contro l'esito delle presidenziali del 12 giugno è degenerata in violenti scontri.
Secondo Frattini l'uscita dalla crisi va "perseguita attraverso un confronto aperto e pacifico tra il governo e le altre istanze della società iraniana".