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In Iran 'preparano un massacro'

Intervista a Shahrzad Sholeh, presidente delle donne democratiche iraniane in Italia sholeh_iran_296

di Bianca Biancastri

"Le proteste pacifiche represse in Iran potrebbero diventare violente, ci voleva poco perchè la situazione esplodesse, la gente proprio non ce la fa più dopo 30 anni di esecuzioni, carcere e torture". Lo dice a Televideo da Parigi, dove ha partecipato alla manifestazione di sabato 20 giugno organizzata dalla resistenza iraniana, Shahrzad Sholeh, presidente delle donne democratiche iraniane in Italia.

"In Iran non c'è stato un voto libero e ora sta per arrivare il peggio,preparano un massacro",dice. "E'la rivolta popolare,ma quanto accade è anche un conflitto tra i poteri interni del Paese".

"A Teheran centinaia di persone sono state arrestate e ferite. I feriti sono stati portati nelle case. La gente lasciava aperta la porta di casa per far entrare i feriti perchè se fossero stati trasportati in ospedale sarebbero finiti in carcere", afferma Sholeh.

"Quando i pasdaran scendono nelle strade vuol dire proprio che si vuole reprimere il popolo, ma in questi organi repressivi c'è anche chi si è rifiutato di sparare sulla gente".

"Nelle strade sono scesi giovani, uomini e donne,anche con tutta la famiglia, per chiedere un cambiamento totale di questo regime".