La polizia iraniana torna a caricare gli oppositori che tentano di tenere una nuova manifestazione di protesta a Teheran.
Fonti locali, citate dalla tv satellitare Al Arabiya, affermano che gli scontri sono in corso in piazza Baharestan, vicino alla sede del Parlamento
Secondo testimoni, la polizia ha aperto il fuoco sulla folla di 5mila persone scesa in piazza a sostegno del leader riformista Mousavi. Ci sarebbero morti, tra cui una ragazza, e molti feriti. Segnalati anche nuovi arresti.
Le autorità iraniane non "indietreggeranno" di fronte alle proteste dell'opposizione che stannmo scuotendo Teheran. Lo ha detto il leader supremo del Paese, lo ayatollah Khamenei.
"Ho insistito e insisterò sull'attuazione delle legge per quanto riguarda la questione delle elezioni -ha aggiunto- e né l'establishment né la nazione cederanno alle pressioni".
Ricevendo i membri del Parlamento, Khamenei ha sottolineato: "Tutti devono rispettare la legge".
L'Iran rappresenta "un problema per la comunità internazionale" e da Teheran arrivano notizie "orrende".
E' quanto ha detto il ministro degli Esteri, Frattini, riferendosi alle notizie delle nuove violenze compiute dalle forze di sicurezza sugli oppositori scesi ancora una volta in piazza.
Questi fatti, ha aggiunto il ministro, "gettano il discredito sulle autorità iraniane".
Il presidente iraniano Ahmadinejad ha invitato il presidente americano Obama a non "interferire" nelle questioni interne dell'Iran.
"Il presidente Obama è caduto nella trappola di certi Paesi europei, soprattutto la Gran Bretagna, quando ha indurito i suoi toni verso Teheran a proposito delle elezioni e delle proteste", ha detto Ahmadinejad.
"Obama sull'Iran ha fatto dichiarazioni come quelle del suo predecessore Bush", ha aggiunto. Nei giorni scorsi Teheran ha reagito con durezza ai commenti di Paesi europei che hanno condannato la repressione contro i manifestanti.