''Signore, io osservo i tuoi comandamenti, ma perché non riesco a vendere le mie camicie? E il Signore gli disse: metti un coccodrilletto sulla tasca, non te ne pentirai''. La celebre battuta di Woody Allen rende omaggio a uno dei grandi fenomeni del secolo, ultimo dei quattro ''moschettieri'' della grande stagione del tennis francese e inventore della maglietta più indossata e celebrata di sempre. La vita di René Lacoste, nato a Parigi nel 1904, è stata una parabola assolutamente unica. Straordinario tennista negli anni Venti, si aggiudicò per tre volte gli Internazionali di Francia (1925, 1927 e 1929), due quelli di Gran Bretagna (1925, 1928) e degli Stati Uniti (1926, 1927), e la Coppa Davis nel 1927 e 1928, giocando con il formidabile quartetto dei ''moschettieri'' francesi, Jean Borotra, Henri Cochet e Jacques Brugnon. Lacoste fu il primo ad abbandonare il tennis, a 25 anni indebolito dalla tubercolosi. Ma la sua avventura era appena cominciata: una valigia di coccodrillo e l'insofferenza per le maniche lunghe allora indossate per il tennis gli fecero scoccare la ''scintilla''.
Sognava a occhi aperti la valigia in pelle di coccodrillo che il capitano della squadra francese gli aveva promesso in caso di vittoria. E qualcuno cominciò a soprannominarlo ''il coccodrillo'' per la sua tenacia nel gioco da fondo campo, da dove ribatteva ogni colpo senza mai mollare la presa sull'avversario. Per combattere l'umidità inglese e il caldo americano, ebbe l'idea di farsi fare una maglietta su misura, a mezze maniche, bianca. E il suo amico Robert George gli disegnò il celebre coccodrillino verde con la bocca rossa. Fu quello l'inizio dell'avventura. Nel 1933, ritiratosi dall'attività, confezionò l'originale 'polo' in piqué di cotone con bordo a costine e bottoni di madreperla. All'inizio era rigorosamente bianca, e tale rimase fino al 1951, quando sulla sua superficie in doppia maglia cominciarono ad apparire gli inossidabili colori.
Quasi contemporaneamente il coccodrillino cominciò ad aggirarsi su altri capi di abbigliamento, racchette, occhiali da sole, scarpe, orologi, alla fine anche un profumo. Meteora luminosissima sui campi da tennis, René Lacoste ha dunque lasciato forse il suo segno più profondo nella storia dell'abbigliamento. frutto del suo grande successo e della sua fantasia inesauribile, inventore tra l'altro del primo ''lancia palle'' da tennis, aggeggio che il giovane tennista utilizzava per migliorare la 'voleé', che molti consideravano il suo tallone d'Achille. Sempre alla sua intraprendenza si devono le prime racchette metalliche, in alluminio. René Lacoste muore nel 1996 a 92 anni.
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