Viareggio / lutto nazionale


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Il Vescovo: non solo fatalità

Più di 10mila nello stadio dei Pini. Presente Napolitano con Schifani e Fini k

Un lungo, forte, commosso applauso della folla, oltre 10 mila persone, riunita allo Stadio di Viareggio, ha accolto i feretri portati a spalla da vigili del fuoco, forze dell'ordine, soccorritori, seguite dai parenti. Presenti il Presidente Napolitano, Fini e Schifani. C'è anche l'Imam di Viareggio. Le sette salme di nazionalità marocchina sono state trasferite nel loro Paese. L'ingresso dei feretri è stato preceduto da un minuto di silenzio, e dalla sfilata dei sacerdoti e del vescovo di Lucca, che officia la messa. Uno striscione recita: "Angeli del cielo vegliate da lassù, fate che questo non accada più".

Il fuoco che ha distrutto tutto nella tragica notte della strage di Viareggio è sembrato "il visibile di un non-senso, di un negativo assoluto che tutto fagocita e tutto distrugge, alimentato, certamente non solo dal caso e dalla fatalita". E' questa l'omelia dell'arcivescovo di Lucca, Italo Castellani, che celebra la messa per le 15 vittime della stazione di Viareggio. "Simili incidenti non abbiano a ripetersi", ha ricordato l'arcivescovo citando le parole del Papa," la sicurezza sul lavoro sia garantita a tutti". Ha poi concluso : "Viareggio, risorgi più bella".

Ieri, al Palazzetto dello Sport, è stato dato un ultimo saluto alle salme dai parenti stretti. Davanti alla struttura, due striscioni hanno ricordato i bambini morti nella strage. Sette delle vittime, di nazionalità marocchina, sono già state rimpatriate in Marocco.