Era oggi


Stampa

17 luglio

Inizia la corsa all'oro nel Klondike, scoppia la guerra civile spagnola, il primo parco divertimenti di Disneyland, aereo Twa esplode in volo

Milva la rossa, Milva la Pantera di Goro, come fu ribattezzata negli anni ’60, spegne 70 candeline. Signora della canzone e del teatro, interprete brechtiana, voce del tango di Piazzolla e della grande musica d’autore greca, donna forte e passionale, celebrata in Germania, Francia, Giappone, nasce in quel piccolo paese sul delta del Po il 17 luglio del 1939. Ma è a Bologna che studia canto.

Qui Maria Ilva Biolcati (questo il suo vero nome)comincia a esibirsi in locali notturni sotto lo pseudonimo Sabrina. E’ il 1961 quando debutta al Festival di Sanremo e subito si piazza al terzo posto con la canzone ‘Il mare nel cassetto’, brano grazie al quale può dare prova delle sue doti vocali, tali da farle guadagnare anche il titolo di ‘cantante dell’anno’ conferitole dalla critica discografica. Nello stesso anno, il cinema le apre le porte: è insieme a Gina Lollobrigida nel film ‘La bellezza di Ippolita’. Il 1962 è l’anno della sua prima tournee all’estero. Il successo è tale che viene ospitata all’Olimpia di Parigi. Intona canzoni di libertà, storie di vita proletaria, canta brani del repertorio folk. Affronta testi tratti dagli spirituals in stile afroamericano, gospel di ispirazione sociale e religiosa, canta canzoni di protesta. Poi, nel 1965, l’incontro con Strehler che ne fa una delle più accreditate interpreti del teatro di Brecht, traguardo assai difficile per un’artista italiana.

Eppure, lei riesce in questa difficilissima impresa facendosi amare anche in Germania. La sua prima incisione discografica indica una scelta ‘di tendenza’ precisa. E’ la versione italiana di ‘Milord’, brano appartenente al glorioso repertorio di Edith Piaf, simbolo dell’identità nazionale francese. Mentre sperimenta alcune apparizioni nei più popolari spettacoli del piccolo schermo, si allontana però gradualmente dalla musica leggera per rivolgersi a partiture di nicchia, legate all’esperienza teatrale. Nascono così i suoi dischi più apprezzati, che spopolano soprattutto in Germania.

Nel 1967, il debutto al Piccolo Teatro di Milano. E’ al fianco di Strehler, regista e attore, in ‘Io, Bertolt Brecht’. Un evento decisivo per la sua carriera come, sei anni dopo, il memorabile allestimento dell’ ‘Opera da tre soldi’ di Brecht, firmato ancora una volta da Strehler. Sarà quindi una straordinaria Jenny delle Spelonche al fianco di Domenico Modugno. La seconda metà degli anni ’70 vede espandersi ulteriormente il suo repertorio. Si proietta sui terreni tanto raffinati quanto inesplorati della musica d’autore greca. Nel 1978 incontra Mikis Theodorakis, tra i massimi esponenti della musica colta contemporanea. Ne segue la stagione della collaborazione con poeti impegnati in ambito etico-sociale come Livaditis, Kampanelis e lo stesso Theodorakis, condannato all’esilio dalla dittatura greca. Il risultato è un’opera che le fa vincere, in Germania, il disco di platino. Di lei, infine, non vanno dimenticate le incursioni nel repertorio colto, il sodalizio con Luciano Berio, che la porta ad affrontare anche testi di Italo Calvino.

Per le sue interpretazioni delle opere di Brecht e di Kurt Weill, nel 2006 le è stata conferita la prestigiosa Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania. Nel 2008 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Italiana del titolo onorifico di Commendatore.

>>> Guarda la fotogallery

 

Il 17 luglio nella storia

1897: Inizia la corsa all'oro nel Klondike 1936: Scoppia la guerra civile spagnola 1955: Il primo parco divertimenti di Disneyland 1996: Aereo Twa esplode in volo: 230 morti

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.