di Luigi del Giudice
Le esigenze di oggi dell’automobilista, che riguardano in particolare un basso consumo di carburante, vengono soddisfatte da Ford con un’offerta di diversi modelli con alimentazione a gas. Ma la Casa americana progetta anche a breve e medio termine con ricerche che prospettano soluzioni diverse. Come la Suv ibrida, la C-Max a idrogeno e lo sviluppo di motori a benzina a avanzata tecnologìa. Tutto, sempre allo scopo di far diminuire i consumi e le emissioni di CO2.
LA ESCAPE, PRIMA SUV IBRIDA
Già da due anni, Ford studia una Suv ibrida, la prima Suv prodotta begli Stati Uniti: l’Escape. Il sistema ibrido (elettrico-benzina) di questa vettura è in grado di migliorare i consumi fino al 75% (rispetto alla Escape normale); specie nel traffico urbano dove sono più evidenti i benefici del sistema ibrido. Le emissioni sono quasi nulle e le prestazioni del motore, di 2.3 litri a 4 cilindri, non vengono compromesse per nulla e restano identiche all’Escape a benzina. Le emissioni di idrocarburi e gli ossidi di azoto sono così basse da essere vicine allo zero oltre che nel rispetto delle normative americane. Il motore elettrico durante la frenata accumula energia per la ricarica delle batterie. Inoltre, durante il normale funzionamento, si combina con il propulsore a benzina per aumentarne la potenza complessiva.
In sintesi, l’auto può marciare con il solo motore elettrico fino a 45 chilometri l’ora, o motore elettrico e termico insieme, con una rigenerazione automatica dell’energia in frenata. Lo Start&Stop spegne e riavvia automaticamente il motore durante le soste, come al semaforo, producendo un risparmio di carburante, mentre un particolare isolamento termico mantiene la temperatura delle batterie allo stato ottimale per favorirne l’efficienza e la durata.
LA C-MAX H2-ICE CON MOTORE A IDROGENOLa ricerca Ford non si esaurisce nell’ibrido. Negli ultimi due anni, l’impegno del costruttore statunitense è indirizzato alla realizzazione di un’auto che si muova a idrogeno. C’è già un prototipo, il C-Max H2-Ice, che viene alimentato da un motore a idrogeno. L’H2-Ice, sviluppato nel centro tedesco di Aachen, tende ad analizzare il potenziale tecnico e ambientale dell’idrogeno come prossima tappa futura, in cui la potenza elettrica pulita rappresenta l’ultimo traguardo.
La vettura utilizza gas idrogeno compresso, contenuto in tre serbatoi, alloggiati, due nel bagagliaio e il terzo sotto il pianale. Complessivamente i tre serbatoti forniscono un’autonomia di 200 chilometri. Ma si sta lavorando per arrivare a 400 km di autonomia. Non c’è perdita di potenza. La perdita del 30%, dovuta alla conversione a idrogeno, infatti, viene recuperata dalla sovralimentazione meccanica che produce un incremento significativo di miscela nella camera di combustione. Insomma, le prestazioni restano le stesse di quelle di un motore convenzionale. Ma la strada è ancora lunga perché c’è ancora molto da fare per renderlo seriamente efficiente.
GLI INVESTIMENTI NEI MOTORI A BENZINA
L’altro aspetto della ricerca Ford riguarda l’immediato. In uno stabilimento del Galles, a Bridgend, si sta lavorando per realizzare motori a benzina ad avanzata tecnologìa che siano in grado di far diminuire fortemente sia i consumi che le emissioni di CO2. Per questo, è stato fatto un grosso investimento che ha portato lo fabbrica a un aumento di dipendenti come mai nella sua storia e al conseguente aumento della sua produttività.
A Bridgend si studia un nuovo propulsore 1.6 a benzina, che troveremo sulle strade nel 2010. Si tratta di un motore di nuova generazione, chiamato EcoBoost, dotato di un turbocompressore e iniezione diretta: offrirà, senza compromettere le prestazioni, grandi vantaggi nel consumo e nel rispetto ambientale. I motori EcoBoost affiancheranno i Ford Econetic diesel a emissioni molto ridotte, montati sulla Focus, la Mondeo e presto sulla Ka.
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