di Luca Garosi
Bonario e sornione, rassicurante nella sua ostentata normalità, Corrado è stato per oltre 50 anni un amico degli italiani prima dalla radio e poi dalla televisione.
Con la sua voce inconfondibile, il fare ironico ma mai sprezzante, con la simpatia affettuosa, Corrado ha fondato il suo successo sulla familiarità, dote comunicativa che aveva naturale, diventando una persona 'di casa'.
Nato a Roma il 2 agosto 1924, può a buon diritto essere considerato, insieme a pochissimi altri, tra cui Mike Bongiorno, un ''coetaneo'' della tv. Alla radio dove era entrato giovanissimo (nel 1944), rinunciando da subito al cognome Mantoni, gli capitò di annunciare due eventi storici: la fine della seconda guerra mondiale e la fine della Monarchia.
Nell'immediato dopoguerra, chiamato a condurre le trasmissioni per le Forze Armate ('Radio Naja') divenne la 'voce amica' dei militari, inventando una nuova maniera di fare radio, coinvolgente e confidenziale.
Corrado nel 1949 fu chiamato a realizzare le prime prove sperimentali per le trasmissioni tv, anche se poi tornò volentieri alla radio in cui fu popolarissimo con programmi come 'Tre per uno', 'Corrado fermo posta', 'Corrado otto e mezzo' e 'Sorella radio'. Quest'ultimo gli era rimasto nel cuore: «andavamo in onda ogni settimana da un ospedale diverso, eravamo al fianco dei malati: un'esperienza indimenticabile», disse nel '94 festeggiando i suoi primi 50 anni di carriera.
Alla tv, dopo i primi esperimenti gli dissero che era 'telegenico', «ma poi però non mi chiamavano. Ci vollero apparizioni casuali e apprezzamenti dei giornali nei miei confronti perché la situazione si sbloccasse», ricordava il presentatore.
Il primo grande successo televisivo fu per lui 'Rosso e nero', un varietà del 1960 nel quale fu affiancato da Sophia Loren. Dal 1964 e per più di 10 anni, Corrado condusse le trasmissioni per gli italiani all'estero: 'Un'ora per voi' (tv svizzera), 'Cordialmente dall'Italia' (tv tedesca), ‘Appuntamento italiano' (tv belga).
'L'amico del giaguaro' ('61-'64) e 'Canzonissima' ('70-'71 e '71-'72: con la Carrà che balla il tuca-tuca a ombelico scoperto) lo consacrarono e infatti la stagione dopo lo chiamarono a presentare il Festival di Sanremo.
Nel 1976 inventò 'Domenica in', il programma per tenere compagnia agli spettatori nel lungo pomeriggio festivo. Corrado fu al timone della trasmissione per quattro stagioni ed è il programma cui rimase più affezionato: «è stato - spiegò - il primo vero talk show dove la gente aveva la possibilità di esprimersi sugli argomenti più svariati».
Dopo 'Fantastico 3' con Raffaella Carrà, la Rai inspiegabilmente gli propose un programma 'minore' e così nel 1982, in tempi ancora insospettabili, passò definitivamente dalla Rai alle nascenti reti Fininvest di Silvio Berlusconi senza provocare reazioni clamorose. «Il mio - disse - è stato un distacco naturale»: forse per questo non mostrò mai grandi nostalgie per la Rai. Fu 'conquistato' da Berlusconi quando andò da lui portandogli l'idea del 'Pranzo è servito' e lui senza battere ciglio gliene ordinò 300 puntate.
Negli ultimi anni della sua carriera il suo nome è legato alla ‘Corrida’, dove i 'dilettanti allo sbaraglio' venivano promossi o bocciati con campanacci, sirene, fischi, applausi.
Programma cult dello spettacolo italiano aveva conosciuto già enorme popolarità la domenica mattina alla radio negli anni '60. La formula, caso rarissimo, fu esportata felicemente in tv nel 1986, senza perdere in alcuna misura il suo appeal e durando con soddisfazione nella tv commerciale per 10 anni, battendo (è il caso dell' autunno 1997) persino lo spettacolo della Lotteria Italia sulla prima rete Rai, ''Fantastico Enrico'', condotto da Montesano.
Simbolo del nazional-popolare, la Corrida inventata dallo stesso Corrado (con Stefano Jurgens, il fratello Riccardo Mantoni, Rizza) è stata, prima di tante altre trasmissioni con protagonista 'la gente', il luogo in cui la persona con smanie di spettacolo ma senza vane speranze di gloria, poteva dare sfogo alle ansie di protagonismo accettando con allegria di essere anche derisa. E lo sguardo 'di commento' di Corrado, incrociato con quello del direttore d'orchestra Roberto Pregadio, è valso qualche pagina imperdibile ed esilarante della nostra tv.
Corrado in tanti anni di carriera è riuscito a non farsi mai coinvolgere (se non in occasioni rarissime) dalle polemiche che sono il pane quotidiano del mondo dello spettacolo specie di quello televisivo. Merito del suo carattere, del suo proverbiale distacco unito ad una grande tenacia e professionalità sul lavoro.
Anche la sua vita privata è sempre stata all'insegna della riservatezza: nel '96 dopo 23 anni di convivenza sposò in Campidoglio la compagna di sempre, Marina Donato. Per l'ultima volta lo abbiamo visto con Mike Bongiorno e Raimondo Vianello, celebrato da Costanzo e Mentana nei ''Tre Tenori'' nel 1999, pochi mesi prima della sua scomparsa avvenuta nel giugno di trenta anni fa.
>>> Guarda il video "Il grande Corrado" (da rai.tv)
Il 2 agosto nella storia
![]() | ![]() | ![]() | ![]() |
---|---|---|---|
1934: Adolf Hitler diventa Führer della Germania | 1942: Nasce la scrittrice Isabel Allende | 1945: Muore il compositore Pietro Mascagni | 1980: Strage di Bologna: esplode una bomba alla stazione, 85 morti |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.