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6 agosto

Nasce Andy Warhol, nasce Giorgio Rocca, muore Papa Paolo VI, muore Domenico Modugno hiroshima296

di Luca Garosi

Erano le 8:15 del 6 agosto 1945 quando il bombardiere americano 'Enola Gay' sganciava su Hiroshima 'Little boy', il primo ordigno nucleare ad essere utilizzato in guerra. La seconda Guerra mondiale in Europa era finita da settimane, ma nel Pacifico il Giappone continuava a combattere imperterrito contro gli Usa, difendendo strenuamente ogni lembo di terra. Fu allora che Washington decise la 'soluzione totale'. Invece di continuare a combattere contro i giapponesi isola per isola, affrontando un conflitto sfiancante che sarebbe durato ancora per chissà quanto tempo e avrebbe lasciato sul campo migliaia di soldati morti, gli Usa lanciarono la bomba atomica, il micidiale ordigno sviluppato durante la guerra nei laboratori del deserto americano da scienziati di tutto il mondo, tra cui l'italiano Enrico Fermi.

Esplodendo a mezz'aria, poco prima di toccare il suolo di Hiroshima, quella mattina d'agosto 'Little boy' sviluppò in una vasta area un'altissima temperatura cui seguì un sinistro fungo di fumo, fatto di macerie e morte. Centoquarantamila dei 350 mila abitanti di Hiroshima morirono sul colpo, ma l'esplosione atomica lasciò per anni sulla città una sinistra scia di morte e sofferenza. Alla fine, a Hiroshima le vittime accertate della bomba atomica furono 221.823, comprese quelle che hanno perso la vita a distanza dall'esplosione per i danni arrecati dalle radiazioni nucleari.

Gli Stati Uniti lanciarono una seconda bomba atomica il 9 agosto a Nagasaki, seminando nuovamente morte, terrore e distruzione. Lì le vittime furono 74 mila. Tokyo e il mondo intero furono sconvolti. Sei giorni dopo, il Giappone annunciava la sua resa.

Il bilancio definitivo delle vittime di Hiroshima è stato chiuso solo nel 2001, quando le autorità cittadine hanno aggiunto alle vittime del primo olocausto nucleare i nomi di 4.757 persone, per un totale di 221.823 morti, e scoperto che dopo 56 anni 1.465 persone sono state riconosciute sofferenti delle radiazioni del maledetto fungo atomico.

Ancora oggi gli "hibakusha", cioè i sopravvissuti all'esposizione alle radiazioni, sopportano le ferite nel corpo e quelle psicologiche. Non solo hanno fatto l'esperienza collettiva più devastante della storia, ma hanno anche subito mille discriminazioni nei decenni a seguire. Dalla difficoltà a contrarre matrimonio e trovare lavoro, a causa dei preconcetti del tutto infondati che vennero a crearsi sulle loro condizioni di salute, ai mille ostacoli creati da una burocrazia e una politica che forse vedeva in loro l'incarnazione della sconfitta imperiale. Tanto che, nel 2009, gli hibakusha sono ancora costretti a ricorrere ai tribunali per vedere riconosciuti i loro diritti.

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Il 6 agosto nella storia

1928: Nasce Andy Warhol 1975: Nasce Giorgio Rocca 1978: Muore Papa Paolo VI 1994: Muore Domenico Modugno

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.