Il motore ideato e realizzato da Diesel

Tutte le fasi del funzionamento del motore a 2 o a 4 tempi

Il motore immaginato da Diesel
Il motore immaginato da Diesel deve aspirare aria e comprimerla fino a raggiungere la temperatura di accensione del combustibile (inizialmente, era polvere di carbone). Questo deve bruciare a temperatura costante; poi, terminata la combustione, c’è l’espansione. Anche lo scarico dei gas deve avvenire a pressione costante. Ma le difficoltà di realizzazione portano a modifiche importanti, note con il nome di ciclo Diesel.

Il motore costruito da Diesel
Fin dalle prove del 1895 questo ciclo assicurava un consumo di petrolio notevolmente basso. Il “diesel” è a 4 o 2 tempi. Secondo se il ciclo di trasformazione viene completato con 4 corse di stantuffo e, quindi, con due giri dell’albero motore, o due corse e un giro. Ognuno dei due può essere semplice o a doppio effetto a seconda se il fluido agisce da una parte sola o dalle due parti dello stantuffo.

Queste le fasi di lavorazione:
aspirazione (lo stantuffo scende e richiama nel cilindro una corrente d’aria pura);
compressione (lo stantuffo risale e,a valvole chiuse, l’aria viene compressa e si ha un forte aumento della temperatura nello spazio morto, vuoto, del cilindro);
iniezione e combustione (nel punto morto superiore, si apre il polverizzatore e lascia entrare la nafta, che, nell’aria riscaldata, brucia.
Seguono: l’espansione (lo stantuffo ridiscende sotto l’azione dei gas combusti);
lo scarico (prima che il cilindro raggiunga il punto morto inferiore, si apre la valvola di scarico e il cilindro si vuota rapidamente dei gas combusti).

Infine, l’espulsione: nelle successive corse di salita, lo stantuffo espelle dalle valvole di scarico quasi tutti i gas combusti.