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15 agosto

Nasce l'arcivescovo Oscar Romero, nasce Barbara Bouchet, inizia la costruzione del Muro di Berlino, nasce Igor Cassina cocker_woodstock_296

Dal 15 al 17 agosto del 1969, esattamente quarant'anni fa, si tenne a Bethel, nello stato di New York, il festival di Woodstock, il piu' grande raduno della storia del Rock.

La generazione dei "baby boomer" non è più quella che sfilava in piazza al grido di "pace e amore" durante la guerra del Vietnam, né quella che nell'agosto del '69 si riversò in un paesino a 150 chilometri da New York sfidando la pioggia, il traffico e la mancanza di cibo per veder suonare Jimi Hendrix e Janis Joplin.

Oggi quei ragazzi sono padri di famiglia prossimi al pensionamento, forse nonni, di certo con una vita più convenzionale e "borghese" di quella predicata, e praticata, allora. Molti di loro sono diventati persone importanti, parte di quel "sistema" che da giovani avevano cercato di abbattere. Il mondo in cui vivono non e' quello per cui avevano lottato, i loro nipoti del '68 e di Woodstock forse non hanno neanche sentito parlare.

Eppure dello spirito di quegli anni, che proprio a Woodstock conobbe la sua più alta espressione artistica e sociale e, quasi inevitabilmente, l'inizio del suo declino, non tutto sembra essere perduto. Prova ne sono le numerose iniziative nate per celebrare il quarantesimo anniversario dell'evento, come i libri in uscita quest'estate, gli innumerevoli speciali televisivi che le tv di tutto il mondo stanno offrendo in questi giorni e, non ultimo, il prossimo film del maestro Ang Lee, "Taking Woodstock".

Alla vigilia di quella tre giorni destinata a passare alla storia, nessuno prevedeva che 500 mila persone avrebbero invaso i campi di una fattoria di Bethel, a nord di New York, per assistere a un festival nato come una pura iniziativa commerciale. Gli stessi organizzatori si attendevano non più di 50mila spettatori, e tra i giornali solo il "New York Times" inviò un reporter a seguire l'evento.

Il 14 agosto, il giorno prima che il festival iniziasse, una folla oceanica si riversò nel luogo del concerto, dove si sarebbero esibiti tra gli altri Joe Cocker, Janis Joplin, i Who, Carlos Santana e per ultimo, il giorno dopo la chiusura ufficiale del festival, Jimi Hendrix, salito sul palco la mattina del 18 agosto. Il festival fu teatro di due nascite, due morti per overdose, e piogge inattese che crearono un mare di fango. Nulla però riuscì a rovinare lo spettacolo, esempio non più superato dello spirito hippie della generazione dei "baby boomer".

Il festival di Woodstock si svolse all'apice della diffusione della cultura hippie, che voleva riunire con "three days of peace and music" ("tre giorni di pace e di musica") ma fu anche l'ultima grande manifestazione del movimento, che da allora si diffuse sempre più pure fuori dagli Stati Uniti, dove era nato, ma senza la coesione che avevano permesso negli anni '70 eventi come il Monterey Pop festival, la Summer of Love a San Francisco e, appunto, il festival di Woodstock.

>>> Woodstock, 40 anni dopo (guarda il video)



 

Il 15 agosto nella storia

1917: Nasce l'arcivescovo Oscar Romero 1921: Nasce l'attrice Barbara Bouchet 1961: Inizia la costruzione del Muro di Berlino 1977: Nasce il ginnasta Igor Cassina

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.