Elvis Aaron Presley muore a Memphis il 16 agosto 1977. È stato uno dei più celebri musicisti rock and roll di tutti i tempi, tanto da essere soprannominato “The King” (Il Re). La sua presenza scenica ha avuto un impatto senza precedenti sulla cultura statunitense e mondiale. Stimato da fans e critici, come da molte altre personalità dello star system del suo tempo - da Marilyn Monroe ai Beatles - ha saputo andare oltre l'arte musicale, finendo per diventare una vera e propria icona della cultura pop del XX secolo.
Eccetto cinque concerti tenuti in Canada, non si esibì mai fuori dagli Stati Uniti. Nel corso della sua carriera Elvis Presley ha visto le sue canzoni approdare più volte ai vertici della Top Chart della rivista Billboard, punto di riferimento per le vendite nel mercato discografico statunitense. Sul mercato britannico, il cantante di Tupelo piazzò ventuno singoli in vetta alle classifiche di vendita, con ottanta settimane di permanenza al primo posto. I suoi dischi a 45 giri rimasero in classifica 1.277 settimane, mentre i long playing con le sue canzoni stazionarono nella Top 10 dal novembre 1958 al luglio del 1964. In tutta la sua carriera, Presley, ha pubblicato 61 album, vendendone oltre 1 miliardo di copie in tutto il Mondo e risultando come uno degli artisti dal maggior successo commerciale nella storia della musica.
Gli inizi. Elvis nacque l'8 gennaio 1935 a Tupelo, Mississippi, sopravvissuto al gemello, che morì appena nato. Il padre, Vernon, di origini scozzesi, non aveva un lavoro fisso e la madre faceva piccoli lavori serali. Abitavano in una modestissima casa appena fuori Tupelo, vicino al quartiere della gente di colore, in un'unica grande stanza senza nemmeno il bagno. Erano assidui frequentatori della Chiesa Evangelica delle Assembly of God, e fu propriò lì che Elvis ebbe il primo contatto con la musica. Per il suo ottavo compleanno, scelse una chitarra e imparò i primi accordi osservando uno zio di sua madre che suonava durante le riunioni di famiglia.
Dal momento che Vernon non riusciva a trovare un lavoro a Tupelo, i Presley decisero di partire alla volta di Memphis, Tennessee, che in quegli anni era in pieno sviluppo. Per aiutare economicamente la famiglia, Elvis decise di fare il camionista per la Crown Electric di Memphis. Un giorno passando sulla Union Street, vide che alla Sun Records di Sam Phillips, pagando un dollaro, chiunque poteva registrare un disco da portarsi a casa. Elvis decise di fare un regalo alla madre per il compleanno e decise di registrarle un disco, una vecchia ballata che aveva sentito per radio fin dai tempi di Tupelo, “My Happiness”. Sam Phillips, ascoltato il ragazzo, convocò immediatamente due session men che già avevano lavorato nel suo studio in passato, il contrabbassista Bill Black e il chitarrista Scotty Moore. In una notte di luglio del 1954, dopo aver provato per ore senza aver trovato niente di buono o di originale, Elvis vinse la sua timidezza e disse agli altri due: "La conoscete questa?", ed iniziò a suonare un vecchio pezzo country di Arthur Crudup, intitolato “That's All Right Mama” con un ritmo frenetico; Sam Phillips uscì dalla regia e li fermò dicendo ad Elvis: "io di questo ne faccio un disco!".
I primi successi. I primi dischi che Elvis fece per la Sun entrarono nella storia del rock: That's All Right (Mama), Blue Moon Of Kentucky, Good Rockin' Tonight, Baby Let's Play House, titoli che catapultarono il giovane Elvis tra le stelle della musica del sud degli Stati Uniti. La musica proposta da Elvis era così nuova che gli ascoltatori telefonavano ai DJ delle radio per chiedere chi fosse quel nero che cantava canzoni country, oppure chi fosse quel bianco che cantava pezzi blues. Nel 1955 il contratto di Elvis venne venduto da Sam Phillips, che con la sua piccola etichetta non poteva far fronte all'incredibile ascesa della sua giovane scoperta, alla RCA per l'allora cifra record di 35.000 dollari. Il manager di Elvis era il colonnello Tom Parker e lo sarebbe rimasto fino alla morte del cantante.
La celebrità. Parker, intuite le potenzialità del suo assistito, fece esibire Elvis alla televisione nazionale, facendolo entrare in tutte le case d'America. L'opinione pubblica si scandalizzò sia della musica che delle movenze selvagge che Presley portò in TV, ma le canzoni Heartbreak Hotel, Jailhouse Rock (che come singolo ha per ora ha venduto più di 9 milioni di copie), Hound Dog (13 milioni di copie), Love Me Tender (5 milioni di copie), All Shook up (7 milioni di copie) divennero successi discografici che valsero l'appellativo "Re del Rock and Roll".
Il famoso produttore Hal Wallis firmò con il colonnello Parker un contratto in esclusiva per avere Elvis nei suoi film e, negli anni tra il 1956 e il 1958, Presley interpretò 4 pellicole diretto da registi del calibro di Robert Wise e Michael Curtiz. Nel 1958 Elvis fu chiamato per il servizio militare e dovette partire alla volta della Germania e rimase lontano dalle scene per ben due anni. Durante la sua permanenza in Germania, conobbe quella che sarebbe diventata sua moglie: Priscilla Beaulieu, la figlia di un colonnello americano anche lui di stanza in territorio tedesco, ma gli inizi del nuovo decennio furono piuttosto duri. La madre Gladys morì il 14 agosto 1958 all'età di 46 anni e la cosa ebbe su Elvis effetti devastanti e dai quali, forse, non si riprese più.
Le nuove rock band avevano ormai invaso il mercato dei primi anni Sessanta, e i ragazzi avevano nuovi idoli musicali come i Beatles, i Beach Boys o i Rolling Stones. Nonostante Presley continuasse a incidere dischi interessanti, non vendeva più come un tempo e il colonnello decise di sfruttare il remunerativo filone cinematografico. In otto anni Elvis interpretò ben 29 film, dei quali solo tre o quattro erano artisticamente validi. Nel 1960 fu ospite nello show televisivo di Frank Sinatra, che gli volle dare la possibilità di riacquistare la visibilità di un paio di anni prima.
La seconda giovinezza. Nel 1968 Elvis, a 33 anni, sposato e padre di una bambina, Lisa Marie Presley, stanco di fare film di poco conto, volle ritornare a fare ciò che sapeva meglio e che gli piaceva di più: musica. Il colonnello organizzò uno special televisivo natalizio per la NBC. Elvis si presentò nella migliore forma di sempre, vestito di pelle nera e dando sfogo alla grinta che aveva dovuto reprimere negli anni dei film, regalando al pubblico americano uno spettacolo entrato nella storia della televisione. L'incredibile successo dello show rinnovò in Elvis il desiderio di fare musica di qualità. Decise così di ritornare a Memphis e di chiudersi in studio per una session di registrazione. Il frutto di questo lavoro furono due album acclamatissimi da critica e pubblico, Back In Memphis e From Elvis In Memphis, con canzoni In The Ghetto e Suspicious Minds. Elvis iniziò il nuovo decennio con una seconda serie di spettacoli, fra il 26 gennaio e il 23 febbraio 1970, sempre all'International Hotel di Las Vegas. Da quel momento sembrò deciso a voler recuperare tutti gli anni perduti lontano dal pubblico e nell'arco di sette anni, fra il 1970 e il 1976, si esibì in quasi un migliaio di concerti, con una media di uno ogni due giorni e mezzo circa, anche due o tre nello stesso giorno. Il 14 gennaio 1973 venne trasmesso in TV il primo show via satellite da Honolulu, Elvis: Aloha From Hawaii seguito da un pubblico stimato in oltre un miliardo di telespettatori in quaranta paesi.
Il declino. Ma nel 1973 si separò dalla moglie Priscilla, un divorzio che gli provocò un lungo periodo di acuta depressione. Il suo fisico, tra l’altro, ben presto iniziò a non rispondere adeguatamente alle sollecitazioni e, conseguentemente, Presley dovette aumentare il consumo di medicinali. Barbiturici, tranquillanti e anfetamine diventarono suoi compagni di tutte le ore del giorno e della notte. La cosa non fu senza conseguenze, e frequenti furono i ricoveri in ospedale.
L'ultima esibizione di Presley fu a Indianapolis al "Market Square Arena" il 26 giugno 1977. Un'altra era prevista per il 17 agosto ma il giorno prima, il 16 agosto del 1977 Elvis fu trovato morto nella stanza da bagno dalla compagna Ginger Alden nella sua dimora a Graceland, a Memphis. Trasportato al Baptist Memorial Hospital, ne fu dichiarata la morte alle 3:30 del pomeriggio per un attacco cardiaco. Aveva 42 anni.
Il 16 agosto nella storia
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