Non si placano le violenze in Afghanistan, nell'ultimo giorno di campagna elettorale per le presidenziali e provinciali, che si tengono fra 3 giorni.
I volantini dei talebani minacciano: "Taglieremo dita, naso e orecchie a chi si recherà alle urne". Nel sud, una bomba è costata la vita a tre militari britannici; nell'est, in una sparatoria è morto un cooperante americano. Luglio è stato il mese più sanguinoso per le truppe straniere dall'ottobre 2001.
Intanto è tornato a Kabul il leader della comunità uzbeka, Rashid Dostum, in passato potente "signore della guerra".Dovrebbe schierarsi con Karzai.