Era oggi


Stampa

25 agosto

Gli Alleati liberano Parigi, il centro di Lisbona distrutto da un incendio, Silvia Baraldini torna in Italia, 'riparato' con le staminali il cuore di un infartuato

Appartiene, insieme a Humphrey Bogart e Clark Gable, a quel ristretto club di attori che può dire di aver pronunciato una battuta diventata poi leggendaria ('Mi chiamo Bond, James Bond'): eppure il rapporto di Sir Sean Connery con quello che pubblico e critica considerano il miglior 007 di sempre, non è stato facile.

Dopo i sei Bond-film, considerati unanimemente i migliori della serie (da Agente 007 Licenza di uccidere' del 1962 a 'Una cascata di diamanti' del 1971), il personaggio creato da Ian Fleming era diventato per lui una vera ossessione e siccome, nonostante altre ottime prove d'attore (con 'Marnie' di Hitchcock, 'La collina del disonore' di Lumet o 'I cospiratori' di Martin Ritt), continuava a essere identificato con l'agente segreto tutto charme e azione, decise lui stesso, senza rimpianti, di abbandonarlo. In realtà, dopo aver vissuto una stagione cinematograficamente incerta ed essere ingrassato senza curarsi di celare la calvizie incipiente, Connery riparte per una vera e propria seconda carriera proprio grazie all'autoironico ritorno nei panni dell'invecchiato 007 in 'Mai dire mai' accanto a Kim Basinger (1983). Seguono oltre 20 film, tra cui 'Il nome della rosa', 'Gli intoccabili', per cui ha vinto il suo unico Oscar, 'Indiana Jones e l'ultima crociata'.

Nato a Edimburgo il 25 agosto 1930 da famiglia di modeste origini e di ceppo irlandese, non ha mai nascosto che la sua prima scuola fu la strada (abbandonò gli studi giovanissimo, fu marinaio, lattaio, muratore, bagnino, guardia del corpo, lucidatore di bare) e anzi, negli anni in cui il suo nome si confondeva inesorabilmente con quello di James Bond, devolveva parte dei suoi guadagni a una fondazione per i giovani scozzesi non abbienti.

La leggenda vuole che non abbia accettato, a suo tempo, l'invito di Pontecorvo per il Leone d'Oro a Venezia, perché non c'erano in zona dei buoni campi da golf, sport che ama svisceratamente e che, per sua stessa ammissione viene, insieme al whisky, prima del sesso nei suoi interessi. La sua residenza alle Bahamas si chiama 'out of bounds', termine che nel linguaggio golfistico indica una palla uscita fuori campo, ma anche la dizione romantica di 'oltre i confini'.

Racconta di essersi trovato bene con tutti i registi tranne uno, Stephen Norrington, che lo ha diretto in 'La leggenda degli uomini straordinari' (2003): ''Credo fosse pazzo, ma l’ho scoperto soltanto il primo giorno delle riprese, un po' troppo tardi''.

Le donne gli hanno portato fortuna: dopo Dana- la moglie del produttore Albert Broccoli, che convinse il marito a sceglierlo per il ruolo di 007 dopo averlo visto in teatro nel 1961-, la seconda moglie, Micheline. Lo convinse ad acquistare i diritti della piece ''Art'' della scrittrice franco-russo-irano-ungherese Yasmina Reza: dopo i primi allestimenti nel West End londinese, la commedia è sbarcata in America e in un'altra quarantina di paesi con incassi complessivi per oltre 120 miliardi di lire. Acceso sostenitore del Partito nazionalista scozzese, Connery è anche riuscito, nel 2000, a essere nominato ''sir''.


>>> Guarda la fotogallery



Il 25  agosto nella storia

1944: Parigi viene liberata dagli Alleati 1988: Il centro di Lisbona è distrutto da un incendio 1999: Dopo 17 anni di carcere negli Usa la Baraldini torna in Italia 2001: In Germania 'riparato' con le staminali il cuore di un infartuato

 

 

 

Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.