di Luigi del Giudice
Potrebbe sembrare strano che una Casa come la Dr, che punta a farsi conoscere con vetture piccole, economiche e a prezzo molto competitivo, si lanci nell’avventura delle supercar. Ma non è, poi, così se si conoscono i trascorsi del suo fondatore, Massimo Di Risio, che vanta un passato, anche di un certo rilievo, in pista. Su queste basi, quindi, non è difficile immaginare come abbia preso forma quella che, per ora, si chiama Dr Action, una vera super car.
E’ un’auto caratterizzata da forme inconsuete, molto filanti, legate al concetto italiano dello stile. Voluminosa nella parte anteriore con un frontale che ripropone il carattere del marchio, enfatizzato da due bocche che portano l’aria ai radiatori. L’Action utilizza pannelli in plexiglass integrati nella linea del veicolo, cosa originale e utile non solo per un’estetica gradevole ma perché garantiscono una maggiore stabilità alle alte velocità, facilmente raggiungibili per le prestazioni elevate della vettura. Nella parte posteriore ci sono due “pinne”, legate stilisticamente ai passaruota posteriori e alla fasce inferiori delle fiancate, che integrano le uscite dell’aria dai radiatori. Il motore è un V8 di sette litri americano; per la precisione il propulsore è di derivazione Ford ma elaborato nel centro Dr. Sviluppa 800 cavalli e raggiunge oltre 300 chilometri l’ora. “L’auto dal punto di vista meccanico è pronta” –dice Massimo Di Risio a Televideo. “Ma –precisa- stiamo ancora definendo lo stile, perché l’aerodinamica condiziona molto lo stile. Non è eccessivamente elegante e raffinata perché l’Action è una vettura estrema nelle linee e nelle prestazioni. E’ un’auto di immagine, molto costosa che ha un significato di comunicazione per l’aspetto commerciale della Casa”.
La collaborazione con lo Ied
Action nasce da un progetto di Dr in collaborazione con l’Istituto europeo di design (Ied) di Torino, che ha consentito a tredici giovani disegnatori di sviluppare la propria creatività e proporre altrettanti progetti. Tra questi ne sono stati selezionati prima sei, poi ridotti a tre. Questi ultimi progetti, la Dr Spirit, la Dr Soul e la Dr Action, sono stati trasformati in modellini e presentati a Ginevra per ottenere il giudizio della stampa. Sulla base di questa indagine, è stata scelta la Action. Il nome, comunque, non è definitivo.
La scuderia Di Risio 'Sportequipe'
La passione per le auto e i motori e, in particolare il fascino delle corse e delle competizioni, vive da sempre in massimo Di Risio, che, ancora giovanissimo, partecipa a tante competizioni. Corre, vince e dai successi che si susseguono fonda una scuderia, la “Sportequipe”, che fino al 2006 prende parte al Ferrari Challenge e al Campionato GT italiano, dove si impone per una serie di risultati positivi fino al 2006.
La Saleen S7 twin turbo
Tra le vetture della Sportequipe, va ricordata senz’altro la Saleen. E’ una supercar americana che nel modello attuale, S7 Twin Turbo, raggiunge i 400 chilometri l’ora, dopo le modifiche apportate. Come le due turbine Saleen-Garret, che portano i cavalli da 600 a 750 e la velocità da 360 a 400. Il motore, un V8 da sette litri, completamente in fusione di alluminio, è posizionato al centro del telaio. Così, ottimizza la distribuzione dei pesi. Il motore è insolitamente alto per garantire un sistema di aspirazione efficiente. La S7 è una vettura estrema, disegnata nella galleria del vento. Non mancano aggiornamenti anche alla carrozzeria, come i parafanghi anteriori, ridisegnati per la sola estetica. Il nuovo disegno dei diffusori anteriori e posteriori, insieme al nuovo spoiler posteriore, riducono del 40% la penetrazione aerodinamica e aumentano del 60 l’effetto suolo.
Ma la Saleen S7 è un’auto anche confortevole, al di là della sua caratteristica sportiva. I sedili sono ben studiati e rivestiti in pelle con una dotazione degna di un’ammiraglia.