E’ stato il duro più duro di Hollywood, l'interprete dei 'Magnifici sette', l'attore che, del tutto inconsapevolmente, scatenò all'epoca una bagarre sociologica con la serie 'Il giustiziere della notte' (oltre a rastrellare i botteghini di mezzo mondo). Una delle sue più famose frasi sullo schermo fu: ''Assomiglio a una cava di roccia che qualcuno ha appena fatto saltare a colpi di dinamite''. Lineamenti scolpiti, occhi quasi inespressivi, un viso che lasciava poco spazio all'immaginazione (e forse anche alla scelta di ruoli diversi da quelli del duro), Charles Bronson si descriveva proprio così. Figlio di una famiglia di origine lituana (vero nome Buchinsky), 14 fratelli, aveva iniziato proprio lavorando in miniera.
Nato a Ehrenfeld, in Pennsylvania, il 3 novembre del 1921, inizia a lavorare presto nelle cave per aiutare la famiglia a sopravvivere. Ma, grazie ad aiuti pubblici, riesce a studiare ed entra a far parte di un gruppo di attori dilettanti. Inizia così la sua carriera e nasce anche Charles Bronson, nome preso da uno dei tanti cancelli che delimitano gli studi della Paramount a Hollywood, il Bronson Gate, a nord di Bronson Avenue.
E' l'Europa a dare la spinta decisiva alla sua carriera, con una serie di western caserecci e di film neri, tra i quali il magnifico 'C'era una volta il West' di Sergio Leone. Negli anni Settanta gira film come 'L 'eroe della strada', ambientato con rigorosa sobrietà nella New Orleans della grande crisi. O anche 'Il giustiziere della notte', la pellicola che più di ogni altra lo ha identificato e ne ha rilanciato l'immagine di personaggio onesto, ma votato, suo malgrado, alla più bieca violenza a causa della latitanza del potere pubblico. Cinque volte ha vestito i panni del giustiziere Paul Kersey, l'ultima nel 1994, per il suo ultimo film. Nella sua carriera si possono contare in tutto un centinaio di pellicole. Parti da duro e pellicole d'azione, sempre.
Hollywood lo voleva così: ''Prima o poi- diceva - farò un film nel quale potrò appoggiare il mio gomito alla mensola di un caminetto e sorseggiare un cocktail''. Ma quel momento, il momento di una parte tranquilla, di una commedia, di un film senza nemmeno un colpo di pistola, non è mai arrivato. L'ha fermato la malattia che fu fatale anche alla mitica Rita Hayworth e che ha spento l'ex attore, governatore della California e presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan. Bronson muore di Alzheimer il 30 agosto del 2003.
>>> Guarda la fotogallery
Il 30 agosto nella storia
![]() | ![]() | ![]() | ![]() |
---|---|---|---|
1797: Nasce la scrittrice Mary Shelley | 1905: Nasce l'editore Leo Longanesi | 1945: Nasce il musicista Van Morrison | 2006: Muore l'attore Glenn Ford |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Pagina realizzata in collaborazione con Rai Teche.