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10 settembre

Muore a Londra Ugo Foscolo, nasce don Luigi Ciotti, in onda il primo episodio di Willy il principe di Bel Air, Schumacher annuncia il suo ritiro dalla Formula 1 colin_firth_296

Sarà il professore omosessuale protagonista del film “A Single Man”, attesissimo debutto alla regia dello stilista Tom Ford. Una pellicola presentata a Venezia l’11 settembre.

Colin Firth, nato il 10 settembre 1960 in Inghilterra, nel film è un uomo solo in una città straniera, travolto dalla perdita del suo compagno Jim morto in un incidente stradale e circondato da personaggi, come lui, in pieno travaglio esistenziale. Una parte complessa, ricca di sfumature, perfetta per un attore capace di trasferire ai suoi migliori ruoli un mix peculiare di mistero e vulnerabilità.

Firth decide di seguire la sua passione fin da ragazzo: si iscrive al Drama Center di Chalk Farm, la durissima scuola di recitazione di Londra. Il suo talento gli vale il ruolo dell’Amleto nella rappresentazione di fine corso. Una scelta che si rivela importante per la sua carriera. In quell’occasione viene scritturato per la parte del protagonista nel dramma teatrale “Another Country” la cui trasposizione cinematografica, nel 1984, segna il suo debutto sul grande schermo al fianco di Rupert Everett.

Nel 1989 arriva la sua consacrazione con il film “Valmont”, di Milos Forman, ambientato nella Francia di Luigi XVI. La pellicola non riscuote lo stesso successo del contemporaneo “Le relazioni pericolose” con John Malkovich, ma contribuisce ad accrescere la notorietà dell’attore a livello internazionale. Il film, inoltre, segna una tappa fondamentale per la sua vita privata. Sul set, infatti, Firth si innamora di una delle attrici principali, Meg Tilly, da cui ha un figlio. I due però si separano dopo una lunga relazione e nel 1997 Firth sposa la produttrice italiana Livia Giuggioli che lo rende padre di altri due bambini. Nel 1995, Firth è Mr. Darcy nell’adattamento televisivo di “Orgoglio e pregiudizio”, il celebre romanzo della scrittrice Jane Austen. Con la pellicola conquista il pubblico inglese e una spettatrice in particolare: Helen Fielding, autrice del bestseller “Il Diario di Bridget Jones” e del successivo, “Che pasticcio, Bridget Jones!”.

Sembra, infatti, che la Fielding si sia ispirata proprio a lui nello scrivere il personaggio di Marc Darcy. Ovvio che l’autrice non volesse altri che lui nei panni del tenebroso Darcy nell’adattamento cinematografico del suo libro. Tra le sue interpretazioni più celebri vale la pena di ricordare quella del perfido promesso sposo di Gwyneth Paltrow in “Shakespeare in Love”. Prima ancora recita nel pluripremiato film “Il paziente inglese”. Seguono altri successi: “Febbre a 90”, “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, “La ragazza con l’orecchino di perla”, “Love Actually”, “L’ultima legione”, fino ai più recenti “Mamma mia!”, “Genova” e “Un matrimonio all’inglese”, in cui ha dimostrato di saper interpretare egregiamente i ruoli più disparati. Divo del grande e del piccolo schermo, insomma, ma anche autore di un volume di racconti il cui ricavato è stato devoluto a un’associazione a favore dei bambini autistici. Tra i suoi impegni sociali anche quello di ambasciatore di Oxfam International, organizzazione non governativa impegnata nella lotta contro la povertà e l’ingiustizia.



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Il 10  settembre nella storia

1827: Muore a Londra Ugo Foscolo 1945: Nasce don Luigi Ciotti 1990: Va in onda il primo episodio di Willy il principe di Bel Air 2006: Michael Schumacher annuncia il suo ritiro dalla Formula 1

 

 

 

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