di Nello Rega
Con oltre una tonnellata di droga sequestrata e 157 persone arrestate dall’inizio dell’anno, l’attività del Comando provinciale della Guardia di finanza di Roma, coordinata dal generale Andrea De Gennaro, non conosce soste. Anzi. I risultati delle operazioni sono in costante aumento così come il ruolo importante delle unità cinofile.
Ne è un esempio il Gruppo delle Fiamme Gialle dell’aeroporto di Fiumicino. Qui dal primo gennaio di quest’anno i chilogrammi di droga sequestrati sono oltre 350, 87 le persone arrestate. Nelle maglie dei finanzieri di Fiumicino, ai comandi del colonnello Francesco Frattini, finiscono corrieri provenienti dal Sudamerica ma anche da scali europei. La fantasia di questi “operatori” del traffico illegale, non conosce limiti. La cocaina, che è sempre di più la droga che si cerca di far passare illegalmente per il mercato europeo e italiano, viene nascosta nei posti più impensati: gambe di legno, caffè, quadri, orologi. In crescente aumento gli ovuli. Piccole palline di plastica al cui interno viene occultata droga. I corrieri ne riescono a ingerire decine e decine. Al gruppo Fiumicino, che controlla anche l’altro aeroporto romano di Ciampino, le unità cinofile sono a dir poco importanti. Con 21 cani, i finanzieri riescono a controllare arrivi, partenze, bagagli e merci.
La scoperta di droga sempre più di frequente avviene dopo indagini e rapporti con altre polizie. Al momento dell’arrivo del corriere, la sala operativa (coordinata dall maresciallo Carmine Barbato) allerta le unità cinofile. In pochi minuti i cani e i loro conduttori finanzieri si dirigono all’interno dell’aeroporto. Le unità “a quattro zampe” iniziano la loro attività. Fiutano tra i passeggeri in arrivo, analizzano i bagagli, seguono le tracce. Si muovono con assoluta naturalezza tra il popolo dei viaggiatori. Anche nei periodi estivi, quando le punte di traffico toccano livelli impensabili. Annusano con accuratezza, guidati dal loro padrone. Il finanziere li guida, li stimola e “sente” le loro indicazioni. A volte basta solo essere entrati in contatto con la droga, in termini tecnici si dice “contaminati”, per essere individuati dal cane. Anche aver fumato un solo spinello è un segnale che non sfugge al pastore tedesco. E se sul rullo che trasporta le valigie dei passeggeri in arrivo vi è un bagaglio con la droga occultata all’interno, il cane la segnala a modo suo. Basterà aprire la valigia e scoprire, ancora una volta, che il contenuto è una sostanza stupefacente, nella maggior parte dei casi cocaina.
Dopo la scoperta, arriva per il cane la ricompensa: il suo giocattolo con il quale divertirsi. E’ solo un manicotto di spugna ma servirà nelle prossime operazioni a stimolarlo e dare la carica per nuove scoperte. Come quelle affidate al capitano Alessio Sgamma, comandante del Nucleo Pronto Impiego, ovvero i baschi verdi.
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