di Nello Rega
Come nel caso di Fiumicino, l’aeroporto di Malpensa è un crocevia di droga, contrabbando e valute. Nonostante il ridimensionamento dell’aeroporto milanese nel 2008, qui i trafficanti continuano a cercare di oltrepassare i controlli e ingannare i controllori. Dall’inizio dell’anno i finanzieri del Gruppo Malpensa, coordinati dal tenente colonnello Emilio Fiora, hanno arrestato 82 persone e sequestrato oltre 240 chilogrammi di cocaina. Un trend in costante aumento. Ma la novità dell’attività di Malpensa sono i “cash dogs”.
Il caso di Milano è il quinto nel mondo: Gran Bretagna, Israele, Olanda e Australia. “Nati” da un’intuizione di Fiora, i cani antivaluta sono entrati in servizio dall’aprile scorso. A questi bellissimi “finanzieri a quattro zampe”, oltre che a ricercare droga, viene richiesto di intercettare soldi. Valuta buona che si cerca di far transitare per altre destinazioni o far arrivare in Italia contravvenendo all’attuale normativa valutaria secondo la quale si possono portare in Italia e far uscire dal Paese solo 10 mila euro. Se la somma è più alta bisogna dichiarare l’importo alla dogana. Sempre più spesso corrieri di denaro cercano di far uscire e entrare migliaia e migliaia di euro senza dichiararli. Tango e Cash, questi i nomi dei due cani “da soldi”, riescono a scovare la valuta ovunque sia stata occultata. Una borsa, all’interno di abiti, in una valigia, in un container merci.
“I nostri due bellissimi cani sono, comunque, un supporto al nostro personale. Non potranno mai sostituirsi al “fiuto” dei finanzieri che da decenni sono impegnati in queste attività”. Il comandante del Gruppo Malpensa, tenente colonnello Fiora, orgoglioso dell’attività dei suoi “cash dogs”, conosce il valore dei suoi uomini. E, soprattutto, i risultati raggiunti in questi anni. Lo scorso anno è stata intercettata valuta per oltre 11 milioni di euro. Dall’inizio del 2009, nonostante l’attività ridotta dello scalo di Malpensa per numero di voli e passeggeri (quasi -50%), sono stati scoperti oltre 7 milioni di euro. In molti casi le scoperte sono state fiutate da Tango e Cash. Molti dei soldi arrivano o sono destinati all’Albania e alla Cina. Vengono occultati in scatole di cioccolatini, bambole, giocattoli, beauty-case. Anche qui, come per la droga, la fantasia non ha limiti. I due “quattrozampe” annusano passeggeri in arrivo e partenza, controllano i bagagli, fiutano le borse. A differenza dell’attività antidroga, quando avvertono il “profumo di soldi” si fermano. Quasi immobili segnalano al conduttore la scoperta. A frugare “l’evasore” ci pensano i finanzieri. Così come a denunciare l’illecito.
“Il loro addestramento è durato tre mesi. Abbiamo preso ad esempio le attività dei colleghi britannici e il loro “protocollo”. Poi a Malpensa abbiamo unito la nostra esperienza addestrativi e il nostro know-how. E alla fine Tango e Cash si sono uniti alla sezione cinofila. E presto ne arriveranno altri”. Il tenente colonnello Fiora è orgoglioso dell’attività del suo Gruppo ma soprattutto di questo “ennesimo” servizio delle Fiamme gialle contro il crimine. Il “profumo di soldi” è la testimonianza.
>>> Intervista al Comandante del Gruppo GDF Malpensa, tenente colonnello Emilio Fiora
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