La ripresa parte con i saloni

L’impegno sull’innovazione dei costruttori di auto, moto e barche g

Alcuni segnali, anche se timidi, di una ripresa economica arrivano in buona parte dall’impegno di innovazione, a volte anche rilevante, dei costruttori di automobili e motociclette, che si muovono in questa direzione da oltre due anni, e, ora, anche dall’impegno dei cantieri navali. Il solo modo per riconquistare una clientela che andava man mano diminuendo, anche fortemente, è una nuova produzione con offerte sempre più attraenti. Sono le city car e gli scooter che fanno la parte del leone oggi e le Case costruttrici invogliano i clienti con equipaggiamenti sempre più lussuosi, una volta dominio delle sole ammiraglie o delle moto più grandi. Allo stesso modo, i cantieri navali cercano di offrire le tecnologie più recenti, con accessori e interni di confort eccezionale.

Tutto questo lo troviamo nelle rassegne che servono, appunto, a mostrare la strada percorsa dai produttori.
La rassegna nautica di Cannes, il “Festival de la plaisance”, che apre la stagione dei saloni nautici, offre buona prova di questa nuova produzione, proveniente da diversi paesi. E su questa linea sono le previsioni del prossimo “Monaco yacht show di Montecarlo” e del Salone nautico internazionale di Genova, che arriva in ottobre e rappresenta il top nel settore. Anzi, Genova fa qualcosa in più. Non solo si sta preparando in grande stile per la grande esposizione, circa 2.200 barche, cioè tre volte Cannes, ma, per l’iniziativa di Anton Albertone, presidente dell’Ucina, prepara un piccolo consiglio dei ministri alla Fiera. Tutti invitati, per ascoltare i problemi del settore, che, poi, restano gli stessi da anni, e porvi mano.

La nautica, fiore all’occhiello dell’industria italiana fino all’anno scorso, appare sempre più come una cenerentola dimenticata, ma che aspetta il suo principe. A complicare la situazione c’è anche la crisi che blocca la produzione e la vendita, sia del nuovo che dell’usato. Ma, principalmente, per i timori che vengono dai costi sempre più elevati dei servizi e dalle difficoltà che si trovano nei tanti adempimenti richiesti in nome, discutibile forse, della sicurezza e di altri obblighi ancora. Non ultimo il prezzo del petrolio che sembra ormai proprio impazzito.
Anche se, poi, quello che occorre veramente alla nautica, in particolare, a quella italiana, per una solida ripresa economica è far tornare quel desiderio affievolito di voler andare in barca. Come? Eliminando tutti questi timori che bloccano la gente verso la nautica. E ancora facendo capire bene che la barca e l’amore per il mare non sono solo per un’elitè che viaggia sui grandi yachts, ma per tutti. Quindi, abbassiamo i costi.

Anche il mondo dell’automobile si muove e molto. L’ulteriore prova, dopo la rassegna svizzera, sono le previsioni del Salone di Francoforte, che, se non fastoso come nei tempi migliori, si annuncia ricco di grandi allestimenti, un esempio viene da BMW, tali da non far rimpiangere il passato. Naturalmente, le auto, in particolare quelle ecologiche, che si prevedono alla rassegna tedesca sempre più numerose per incontrare le esigenze e la moda di oggi.
I costruttori, insomma, tentano nel solo modo giusto di agganciarsi alla ripresa. Cioè, offrendo più confort o lusso e grandi sconti, che per alcune auto e moto hanno superato il venti per cento. Quanto alle barche, le grandi vengono vendute a vero prezzo di saldo, anche il 30% in meno.
Con un usato a prezzi veramente irrisori, anche per l’enorme offerta.