"Personalmente trovo che la mia voglia di esplorare sentieri non battuti vada perfettamente d'accordo con la mia riconoscenza nei confronti della tradizione. Forse questo è un tratto europeo, forse è specificatamente italiano. Certamente è l'eredità di una cultura umanista". Parole di Renzo Piano. Parole e fatti, potremmo dire. Perché le sue opere trionfano da una parte all’altra del globo nei porti, negli aeroporti, nei centri storici, nel cuore delle metropoli.
Il Centre Pompidou di Parigi, manifesto d’architettura high-tech, convive nel suo curriculum con la ristrutturazione del porto antico di Genova, il grattacielo del New York Times con le riqualificazioni storiche condotte a Otranto, Rodi, Creta e Pompei. Lo slancio verso il futuro, le cascate di vetro e di acciaio, coesistono spesso in un medesima opera con l’attenzione alla fruibilità degli edifici e alla vivibilità degli ambienti. Come testimonia l’aeroporto di Osaka, realizzato dal 1988 al 1994. Una perla tecnologica incastonata in mezzo al mare.
Nato a Genova il 14 settembre 1937, laureato al Politecnico di Milano nel 1964, Piano inizia a conoscere la vita di cantiere, a esercitare la professione e a stabilire i primi contatti con i clienti grazie al padre, costruttore edile. Realizza un padiglione per la XIV Triennale di Milano, e i suoi studi vengono apprezzati su alcune riviste specializzate alla fine degli anni sessanta. Nel 1969 ha così possibilità di realizzare il padiglione dell'industria italiana all'Expo di Osaka.
Dal 1971 inizia la collaborazione con Richard Rogers, nella società Piano&Rogers: i due realizzano il Centre Georges Pompidou, uno dei progetti più discussi degli ultimi trent'anni, completato nel 1977. Nel 1981, poi, Piano fonda il "Renzo Piano Building Workshop", con un ufficio a Genova ed uno a Parigi, in cui attualmente lavorano circa cento persone. Nel 1988 il comune di Genova gli affida l'incarico di ristrutturare il Porto Antico, in vista delle Celebrazioni Colombiane (Expo '92 Genova), festeggiamento dei 500 anni della scoperta dell'America. Piano riqualifica alcune aree e aggiunge nuove costruzioni, come l'Acquario di Genova e l'ascensore panoramico. Nel 2001, in occasione del G8, l’architetto regalerà alla sua città anche la “Bolla” che oggi cattura l’occhio nel porto cittadino. Se nel 1990 firma il progetto per lo stadio San Nicola di Bari, splendida “cattedrale nel deserto”, nel 1992 gli viene affidato l'incarico di ricostruire l'area di Potsdamer Platz a Berlino. I lavori si protrarranno fino al 2000 e coinvolgeranno numerosi architetti. Dalla matita di Piano, esce tra l’altro il progetto per la sede della Daimler-Benz a Potsdamer Platz. A Torino, l’architetto è invece protagonista della riqualificazione del Lingotto, ex area industriale della Fiat.
Nel 1994 vince il concorso internazionale per il nuovo Auditorium di Roma, che porterà nel 2002 all'inaugurazione dell'Auditorium Parco della Musica. La sua attività spazia ancora, dalla chiesa di Padre Pio a S. Giovanni Rotondo, al Museo Klee a Berna, fino alla nuova sede de IlSole24ore a Milano e a quella del New York Times a Manhattan, portata a termine nel 2007. L'Accademia di Scienze Naturali a S. Francisco, restaurata l’anno successivo, è un impasto emblematico: edificio e paesaggio cuciti insieme, con una complementarietà ammirata e riconosciuta nel mondo. Piano è stato insignito della Legione d'Onore a Parigi, nel 1985, ha ricevuto la Riba Royal Gold Medal for Architecture nel 1989, il titolo di "Cavaliere di Gran Croce", il premio Imperiale a Tokio (1995) e il prestigiosissimo premio Pritzker nel 1998. Dal 1994 è ambasciatore dell'UNESCO per l'architettura.
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Il 14 settembre nella storia
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