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In sei anni morti 21 italiani

Quello di Kabul è il più grave attacco kamikaze subìto dall'Italia dalla strage di Nassirya in Iraq dl 12 novembre del 2003 nassiriya_296

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Con i sei parà della Folgore uccisi oggi a Kabul sale a 21 il numero dei militari morti in Afghanistan dall'inizio della missione, nel 2004. Di questi, la maggioranza è rimasta vittima di attentati, altri invece sono morti in incidenti, alcuni anche per malore.

Quello di oggi in Afghanistan è il più grave attacco kamikaze subìto dall'Italia dalla strage di Nassirya in Iraq dl 12 novembre del 2003, quando morirono 19 tra militari, Carabinieri e civili italiani.

Cominciata nel 2001, l'offensiva militare in Afghanistan vede sul campo due missioni. La prima, "Enduring freedom", è guidata dagli Usa; la seconda, "Isaf (International security assistance force)", è guidata dalla Nato. Da giugno, il coordinamento di entrambe le operazioni è stato affidato al generale americano Stanley McChrystal.

In Afghanistan in rappresentanza di 42 Nazioni ci sono circa 64 mila soldati. L'area è suddivisa in 5 comandi regionali e in 26 team provinciali di ricostruzione.

Il comando occidentale di Herat è a guida italiana (3.400 militari).

Nella foto: un'immagine di archivio del 13 novembre 2003, mostra la base 'Maestrale' di Nassiriya (ribattezzata 'Animal House'), la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri italiani della Msu (Multinational specialized unit), completamente distrutta dopo l'attentato suicida avvenuto il giorno prima

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