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18 settembre

Nasce James Gandolfini dei Soprano's, nasce Lance Armstrong, muore Jimi Hendrix, fondato il New York Times garbo296x180

E’ uno dei miti del cinema di tutti i tempi. Con la sua bellezza e il suo indiscusso talento Greta Garbo, nome d’arte di Greta Lovisa Gustafson, ha fatto innamorare di sé il pubblico di tutto il mondo. Tanto da diventare una vera e propria leggenda.

Nata a Stoccolma il 18 settembre 1905, a soli quattordici anni è costretta ad abbandonare la scuola per assistere il padre gravemente malato che la lascia orfana poco dopo. Alla sua morte la giovane Greta è costretta a cercare un impiego per far fronte alle ristrettezze economiche in cui versa la sua famiglia. Inizia così a lavorare nella bottega di un barbiere. Poco dopo diventa commessa in un grande magazzino di Stoccolma. Grazie ad alcune pubblicità viene presto notata e scritturata per un film comico.

Recitare è la sua passione fin da quando, a soli cinque anni, organizza degli “spettacoli” nella sua cucina. Decide così di iscriversi alla prestigiosa Regia Accademia di Arte Drammatica di Stoccolma. Dopo soli sei mesi viene chiamata per un provino dal regista Mauritz Stiller che diventa il suo maestro. E’ lui a lanciarla nel 1924 con il film “La leggenda di Gösta Berling”, un autentico successo di pubblico. La sua interpretazione è particolarmente apprezzata dal regista tedesco Georg Wilhelm Pabst che la vuole nella pellicola “La vita senza gioia”, in cui emergono le sue doti di attrice drammatica.

Dall’Europa vola ad Hollywood. Il produttore americano Louis B. Mayer, capo della Metro Goldwyn Mayer, ha infatti messo gli occhi su di lei. E’ lui a trasformarla in un mito. In America interpreta una serie di film di successo che la consacrano sul grande schermo: "La donna misteriosa", "Il destino”, "Orchidea selvaggia","Il Bacio". Pellicole in cui veste i panni di donne costrette ad affrontare drammi e sofferenze, soprattutto in campo sentimentale.

Nel 1930 recita per la prima volta in un film sonoro: “Anna Christie". Indimenticabile la scena in cui pronuncia la sua prima battuta: “Dammi un whisky, con ginger ale a parte, e non essere tirchio, tesoro”. Il film le vale la nomination all’Oscar come migliore attrice. Ma la statuetta d’oro la vede in corsa anche con un'altra pellicola dello stesso anno: “Romanzo”. Nel 1932 interpreta i famosissimi “Grand Hotel” e “Mata Hari”, cui fanno seguito altri indimenticabili successi come “Anna Karenina”e “Margherita Gauthier”. Quest’ultimo le regala nuovamente la nomination al premio Oscar che però, ancora una volta, non riesce a portare a casa.

Ormai la Garbo è una vera e propria celebrità. Ma il suo carattere schivo e riservato la tiene lontana dalla vita mondana, creando attorno a lei quel velo di mistero che ha contribuito a farne una leggenda.

Nel 1939 dimostra di saper affrontare in modo superbo anche la commedia. Interpreta infatti “Ninotchka” con cui ottiene per la quarta volta la nomination all’Oscar. Ma la sua carriera sta per volgere al termine. Nel 1941 “Non tradirmi con me” di George Cukor, regista che l’aveva diretta anche in “Margherita Gauthier”, è un fiasco e la Garbo decide di ritirarsi. Trascorre il resto della sua vita in assoluta riservatezza. Nemmeno la cerimonia di ritiro dell’Oscar alla carriera, assegnatole nel 1954, la vede tornare in pubblico. Morirà in solitudine a New York nel 1990.



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Il 18  settembre nella storia

1851: Viene fondato "The New York Times" 1961: Nasce l'attore James Gandolfini, il "Toni" della serie tv "Soprano's" 1970: Muore il chitarrista Jimi Hendrix 1971: Nasce il ciclista statunitense Lance Armstrong

 

 

 

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