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24 settembre

Nasce lo scrittore Fitzgerald, nasce Antonio Tabucchi, fondata la Honda, nasce Alessia Merz almodovar296

Con i suoi film ha reso il cinema spagnolo famoso in tutto il mondo. Trasgressivo, spregiudicato e ironico al tempo stesso, Pedro Almodovar è uno dei più grandi registi del nostro tempo. Lo dimostrano le sue pellicole, nelle quali affronta con grande maestria temi forti e difficili: l’omosessualità, l’ambiguità sessuale, l’emarginazione, la complessità delle relazioni femminili, il tradimento, l’incomunicabilità. Il tutto con uno stile inconfondibile, capace di fondere in un perfetto mix il dramma e la commedia.

Premio Oscar nel 2000 come miglior film straniero con “Tutto su mia madre” e nel 2003 come migliore sceneggiatura per “Parla con lei”, la carriera cinematografica di Almodovar inizia negli anni Settanta a Madrid. All’età di 16 anni lascia infatti Calzada de Calatrava, città della Mancha in cui è nato il 24 settembre del 1951, per trasferirsi nella capitale spagnola dove inizia a lavorare per la compagnia dei telefoni. Ma è un lavoro che gli sta stretto. Il giovane Pedro ha infatti una grande passione per il cinema e lo spettacolo. Ben presto, armato di telecamera Super 8, inizia a realizzare alcuni cortometraggi. Nel frattempo canta in un gruppo punk-rock della movida madrilena e si esibisce in teatro nella compagnia Los Goliardos, dove conosce l’attrice Carmen Maura che diventerà una delle muse dei suoi film, assieme a Penelope Cruz e Marisa Paredes.

Nel 1978 passa dal corto al lungometraggio. Ma il suo primo lavoro commerciale viene realizzato due anni dopo. Si intitola “Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio” e affronta temi come l’amore lesbico, la femminilità, l’ipocrisia del mondo borghese, la movida madrilena. E’ una pellicola provocatoria e scabrosa, come lo saranno quelle a seguire: “Labirinto di passioni” (1982), “L’indiscreto fascino del peccato” (1983), “Che ho fatto io per meritare questo?!” (1984) e “Matador” (1986).

Il successo non tarda ad arrivare. Nel 1988 “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” in cui, ancora una volta, si intrecciano storie di vita vissuta che hanno come protagonista l’universo femminile, gli vale ben cinquanta premi in tutto il mondo. E’ la consacrazione nel panorama del cinema internazionale. Il gusto dell’eccesso, però, causa al regista spagnolo anche qualche problema. Come nel 1990 quando si scontra con la censura americana che giudica il suo ultimo lavoro, “Legami!”, un film pedopornografico.

Le pellicole che seguono, “Tacchi a spillo” (1991), “Kika” (1993) e “Il fiore del mio segreto” (1995), lo vedono impegnato in chiave più sentimentale. Nel 1997 è la volta di “Carne Tremula” che vede protagonisti cinque personaggi, uno dei quali interpretato da Francesca Neri. E poi il film premio Oscar “Tutto su mia madre” (1999), storia di una madre costretta ad affrontare il dolore più grave: la morte del figlio Estaban. La donna comincerà un viaggio alla ricerca del padre del ragazzo, che non ha mai saputo di avere un figlio. Scoprirà che nel frattempo ha cambiato sesso, è malato di Aids e ha messo incinta una giovane suora laica, Rosa, diventata a sua volta sieropositiva. Lodato dal pubblico e dalla critica, in “Tutto su mia madre” Almodovar conferma, fra l’altro, la sua capacità di giocare sulle citazioni teatrali e cinematografiche, come aveva già fatto in altri lavori.

Seguono altri trionfi: “Parla con Lei” (2002) e “Volver” (2006). Nel 2004, invece, “La mala educación”, in cui affronta il tema dell’omosessualità e della pedofilia, non è acclamato come i precedenti e suscita non poche polemiche. La sua ultima fatica è “Los abrazos rotos” (Gli abbracci spezzati). Presentato in anteprima internazionale al Festival di Cannes lo scorso maggio non ha convinto la giuria. In Italia dovremo aspettare novembre per vederlo. Ma di certo è già uno dei film più attesi della nuova stagione cinematografica.


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Il 24 settembre nella storia

1896: Nasce lo scrittore Francis Scott Fitzgerald 1943: Nasce lo scrittore Antonio Tabucchi 1948: Viene fondata la multinazionale Honda 1974: Nasce la showgirl Alessia Merz

 

 

 

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