E' molto più di una delle più popolari attrici del cinema francese. Rappresenta, anche, uno dei simboli che la Francia ha esportato in tutto il mondo, colei che ha dato il volto alla Marianna, la statua simbolo della Repubblica che orna le piazze del Paese. A 66 anni, la 'Belle de jour' di Bunuel incarna ancora lo charme della donna d’Oltralpe, da quando il regista Roger Vadim la scelse, nel 1963, per il suo film 'Il vizio e la virtù'.
Nata il 22 ottobre del 1943, Catherine Deneuve è figlia di due doppiatori. Arriva al cinema grazie alla sorella maggiore, Francoise Dorleac, (morta in un incidente stradale nel 1967). E’ lei a convincerla a intraprendere la carriera cinematografica. Le due sono tanto legate quanto diverse: la prima vivacissima, irrefrenabile, trasgressiva, subito catapultata nel mondo della celluloide e dei locali notturni. La seconda timida e riservata, quasi schiva, senza ambizioni di attrice, col maglione extra large, mentre l’altra strabilia tutti con abiti da schianto.
E’ il 1956 quando Catherine approda al cinema. 13enne, interpreta 'Les collegiennes' di Andrè Hunebelle. Prende quindi il cognome della madre, Deneuve, e poco dopo incontra Roger Vadim, che le fa interpretare la promessa sposa di un partigiano finita poi in un bordello delle SS. L’incontro con Vadim non è l’unico importante: ci sono quelli con Jacques Demy (che la dirige in ‘Les parapluies de Cherbourg’- Palma d’oro a Cannes- e ‘Les demoseilles de Rochefort’); con Roman Polanski, che la chiama per ‘Repulsion’, in cui è un'assassina psicopatica e sessuofoba. A proposito di questo film, racconterà qualche anno dopo: ''ero giovane, per questo forse molto disponibile e aperta. Mi fosse capitato 10, 15 anni dopo non so se avrei resistito''; con Luis Bunuel, per il quale è prima Bella di giorno e poi Tristana. Donne dal fascino algido, frigide, pronte a prostituirsi in una casa d'appuntamento; poi, con Francois Truffaut, che ne fa una donna fatale, la paragona alle più grandi, Greta Garbo, Marlene Dietrich, Carole Lombard.
Non mancano film con registi italiani come Pasquale Festa Campanile (‘La costanza della ragione’), Mauro Bolognini (‘Fatti di gente perbene’), Mario Monicelli (‘Speriamo che sia femmina’), Dino Risi (‘Anima persa’) e Marco Ferreri. E galeotto è proprio il set de ‘La cagna’: incontra Marcello Mastroianni e se ne innamora. Dall'appassionata relazione, nel 1972 nasce Chiara, oggi attrice. Di lui, dopo la sua morte, dirà: ''Marcello mi manca tanto. A Parigi viveva vicino a me e a Chiara, nostra figlia. Era di casa e io ero abituata a vederlo, faceva ancora parte della mia vita. Era una personalità speciale, sapeva essere sempre rilassato''.
Mastroianni non è stato l’unico amore: ci sono stati Roger Vadim, dal quale ha avuto il figlio Christian; il fotografo britannico David Bailey, suo marito fino all’incontro con Mastroianni; alcune relazioni tra cui quella presunta, e mai smentita, con Truffaut. Raramente parla di sé e della sua vita privata. Molti sono i giornali scandalistici che lo hanno scoperto a proprie spese. E’ lei che sceglie cosa rivelare, dalla passione per il giardinaggio alla paura di invecchiare. Niente, invece, a proposito dell'uomo con cui vive.
A Yves Saint Laurent è stata legata da una grande amicizia. Si conoscono negli anni Sessanta. Lui ha continuato sempre a chiamarla ''Catherine mia dolcezza'', a considerarla ''l'amica più adorabile e protettiva'' oltre che ''la più grande star del mondo'' dallo charme e dal cuore ''meravigliosi''. Lei ha continuato sempre a inviargli rose bianche e a considerarsi ''Miss Saint Laurent''. L'attrice di ‘Miriam si sveglia a mezzanotte’ di Scott, di ‘Dancer in the dark’ di von Trier, di ‘8 donne e un mistero’ di Ozon, di 'Rois et reine' di Desplechin e di 'Les temps qui changent' di Techiné, non ama la nudità al cinema: ''Come attrice, ma anche come spettatrice: quando vedo i corpi vedo degli uomini e non dei personaggi''.
Ha vinto il César come migliore attrice due volte: nel 1981 con ‘L'ultimo metrò’ di Truffaut e nel 1992 con Indocina, parte che le è valsa anche la candidatura all'Oscar come miglior attrice non protagonista. Ambasciatrice dell'UNESCO, si è impegnata in campagne come quella a favore dell’aborto (insieme a Jeanne Moreau) e contro Fidel Castro.
Il 22 ottobre nella storia
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1913: Nasce il fotografo Robert Capa | 1919: Nasce la scrittrice Doris Lessing | 1965: Nasce l'attrice Valeria Golino | 1987: Muore l'attore Lino Ventura |
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