La poetessa e scrittrice Alda Merini si è spenta al reparto Oncologico dell'ospedale San Paolo di Milano. Aveva 78 anni. Milanese, figlia di un funzionario delle assicurazioni e di una casalinga, inizia a comporre le prime liriche a 15 anni,spinta da Giacinto Spagnoletti, suo vero scopritore, che sarà il primo a pubblicare nel 1950 la sua "Antologia della poesia italiana".
Alda Merini è stata apprezzata e appoggiata da grandi poeti italiani del Novecento, come Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo.
Nel 1947 subisce il primo internamento nell'ospedale psichiatrico di Villa Turno.
Sposa Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie di Milano, nel 1953. Esce poi il primo volume di versi, "La presenza di Orfeo". Due anni dopo pubblica "Nozze Romane" e "Paura di Dio".
La nascita della primogenita coincide per Alda Merini con la ripresa della malattia. Viene così internata al "Paolo Pini" fino al 1972. Torna a scrivere solo 7 anni dopo, con testi raccolti poi nel 1984 nel volume "La Terra Santa", pubblicato da Vanni Scheiwiller.
Nel 1983, due anni dopo la morte del marito, dal quale ha avuto quattro figli, risposa con il poeta Michele Pierri e si trasferisce a Taranto, dove porta a termine "L'altra verità. Diario di una diversa". E qui sperimenta di nuovo gli orrori del manicomio.
Nel 1986 torna a Milano. Nel 1993 riceve il premio "Eugenio Montale" per la poesia. Altri due riconoscimenti arrivano nel 1993, il Premio Viareggio, e nel 1996, il Premio "Elsa Morante".
Nel febbraio del 2004 viene ricoverata all'ospedale San Paolo. Il suo ultimo lavoro è del 2006: "La nera novella".