di Juana San Emeterio
2012
Di Roland Emmerich, Usa 2009 ( Sony Pictures Italia)
Amanda Peet, John Cusack, Chiwetel Ejiofor, Thandie Newton, Danny Glover, Oliver Platt, Woody Harrelson, Thomas McCarthy, Liam James, Zlatko Buric, Morgan Lily, Beatrice Rosen, Alexandre Haussmann, Philippe Haussmann, Johann Urb, John Billingsley, Chin Han, Osric Chau, George Segal, Stephen McHattie.
Il 21 novembre del 2012 per il calendario Maya è l’ultimo giorno di vita sulla Terra. Da sempre gli astrologi analizzano questa profezia e i numerologi esaminano i modelli che la annunciano. Ma ecco che un fisico indiano scopre l’improvviso e progressivo riscaldamento dell’interno del nostro pianeta. Geologi e scienziati governativi quindi non possono negare il cataclisma di proporzioni cosmiche che attende il nostro pianeta nel 2012 ed arrivati a quella data non potremo negare di essere stati avvertiti.
Il regista tedesco Roland Emmerich, esperto in film catastrofici come “Indipendence Day” o “The Day After Tomorrow” parte proprio dal momento della scoperta dell’imminente catastrofe, quando ci saranno tremendi terremoti e l’acqua inonderà interi continenti. Un diluvio universale che farà scomparire città e paesi e tutta la civiltà che conosciamo. Come affrontare e prepararsi? I capi di Stato decideranno di costruire in segreto grandi arche dall’aspetto spaziale per salvare se stessi insieme a giraffe ed elefanti, opere d’arte, piante e ricconi disposti a pagare un miliardo di euro. Ma mentre si avvicina il giorno fatidico, le storie si intrecciano sia nelle stanze del potere che tra la gente comune: il presidente Usa, mantiene il segreto ma decide alla fine di restare con il suo popolo; chi sa cerca di salvare la propria famiglia; uno scrittore di fantascienza divorziato, che scopre per caso l’evento da un pazzo esperto in cospirazioni, fa di tutto per raggiungere le arche con moglie e figli.
Il kolossal americano scorre tra superbi effetti speciali e personaggi ben interpretati da attori sempre coinvolgenti, con una trama avvincente anche se a volte scade su qualche luogo comune. Ma se la fine è nota, nel momento della scossa fatale, i colpi di scena si susseguono e scopriamo che “Il primo ministro italiano ha deciso di rimanere in patria e affidarsi alla preghiera a San Pietro”, l’arca dei ricconi subisce qualche falla e i ‘clandestini’ tentano una rocambolesca salvezza che ci mantiene con il fiato sospeso. Quello che accadrà dopo? Il futuro? Sta nel continente nero.