Trentamila soldati in più entro agosto in Afghanistan, ma con la promessa che il trasferimento delle forze Usa fuori dal Paese comincerà nel luglio 2011. Il presidente americano Obama ha annunciato a West Point la sua nuova strategia in Afghanistan e Pakistan affermando che non si tratta "di un nuovo Vietnam"
"L'America è in guerra contro il cancro di Al Qaeda" che continua a preparare attentati e aspira a mettere le mani sull'atomica di Islamabad. Un complotto "è stato appena smantellato", ha detto.
"L'invio dei rinforzi americani e internazionali" risponde "al vitale interesse nazionale degli Stati Uniti".
Per lo sforzo finale di una guerra "che non ha chiesto" ma che ha adottato come propria, Obama ha convinto i generali a un calendaraio accelerato di mobilitazione. Una scommessa che costerà alle casse federali 30 mld di dollari solo nel 2010. Una scelta non facile per Obama che a Oslo nei prossimi giorni accetterà il premio Nobel per la pace.
"Ho deciso i rinforzi perché sono convinto che la nostra sicurezza è in gioco in Afghanistan e Pakistan", dice Obama davanti a migliaia di cadetti.
"Contrariamente al Vietnam, siamo con una coalizione di 43 Paesi che riconosce la legittimità della nostra azione"
Rasmussen: 5mila soldati in più dalla Nato
Nel 2010 gli alleati invieranno "almeno 5000 truppe in più in Afghanistan". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Rasmussen, in un incontro con la stampa a Bruxelles.
"Confermo che gli alleati Nato e i nostri partner faranno di più", ha aggiunto. "Si tratta di una lotta comune, dobbiamo portarla a termine", ha insistito Rasmussen. "In questo momento la Nato, deve dimostrare la sua unità e la sua nuova forza: tutti gli alleati devono fare progressi" ha concluso.
Domani la questione sarà discussa dai ministri degli Esteri Nato alla presenza del Segretario di Stato Usa Clinton.
Brown e Sarkozy: appoggio agli Usa
Il premier britannico Brown ha lanciato un appello agli alleati ad unirsi alla nuova strategia del presidente Usa Obama che ha annunciato la sua strategia nell'area afghano-pachistana e l'invio di 30mila soldati in più in Afghanistan
Anche il presidente francese Sarkozy ha dato il pieno appoggio al presidente americano.
Sarkozy ha sottolineato: "La Francia resterà fermamente impegnata,con i suoi alleati,per tanto tempo quanto sarà necessario, al fianco del popolo afghano". Non ha parlato tuttavia di eventuali rinforzi in Afghanistan ma solo di un "sostegno rafforzato" al Pakistan.
Berlusconi: Italia farà la sua parte
"L'Italia farà la sua parte nella consapevolezza che nel conflitto in Afghanistan è in gioco non solo il futuro della popolazione afghana ma anche la credibilità della Nato,della lotta contro il terrorismo e, quindi, la nostra stessa sicurezza".
Lo dice il premer Berlusconi, aggiungendo di condividere la strategia sull'Afghanistan annunciata ieri da Obama.
"Abbiamo avuto,in questi giorni,strette consultazioni con gli Usa. Io stesso ne ho parlato con il presidente Usa".
Talebani: aumenteranno gli attacchi
I ribelli talebani hanno promesso di alzare il tiro e di aumentare il livello dello scontro. E' questa la prima risposta dei fondamentalisti afghani dopo l'annuncio, da parte del presidente Usa, Obama, dell'invio in Afghanistan di altri 30.000 soldati.
"Obama sarà testimone di un gran numero di bare che partiranno dall'Afghanistan per l'America",hanno detto i talebani.
La minaccia di aumentare gli attacchi contro le forze della coalizione è stata pubblicata dai talebani sul loro sito web in lingua pashtu.