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Derby alla Roma, decide Cassetti. Parma quarta forza, il Napoli piega il Bari
La Fiorentina torna al successo

Gli emiliani pareggiano in casa del Genoa. Palermo in rimonta sul Cagliari. Il Livorno si arrende al Chievo. L'Udinese cade a Bologna h

>>> Gli anticipi della 15.ma giornata

di Mauro Caputi

Quindicesima giornata di campionato scoppiettante negli anticipi e con una succosa e affascinante coda nel posticipo, rappresentato da derby romano. All'Olimpico la partita si apre con una sospensione decretata al 13' dall'arbitro Rizzoli (previo consulto col quarto uomo) per l'esplosione di alcune bombe carta sugli spalti. Il gioco riprende dopo circa sette minuti, quando la situazione sembra più tranquilla. La gara appare all'inizio tesa e bloccata. Nessuna vera conclusione, la Roma tiene di più la palla e la Lazio prova a colpire di rimessa. Tutt'altra musica nella ripresa. I biancocelesti crescono e Julio Sergio si erge a protagonista assoluto al 60': Zarate sfrutta una disattenzione della difesa giallorossa e incoccia sul palo, la ribattuta arriva a Mauri che calcia a botta sicura e trova il colpo di reni del portiere brasiliano. Al 67' Muslera imita il collega respingendo un colpo di testa ravvicinato di Perrotta. La Lazio sembra averne di più, ma ha il torto di non affondare la stilettata. E la punizione arriva al 79' dal piede destro di Cassetti che rifinisce alle spalle di Muslera una combinazione con Vucinic. Roma in contropiede e il portiere biancoceleste si supera sul sinistro al volo di Riise. Praterie per i giallorossi, ma Pizarro complica la vita ai suoi ricevendo due gialli nel giro di pochi minuti. Con l'uomo in più dall'88', la Lazio non ha comunque occasioni. Finisce 1-0 con la Roma alle immediate spalle del quarto posto e la Lazio in crisi nera con un bottino di appena 13 punti.

L'interesse per la vetta della classifica era concentrato al sabato, con le prime quattro in campo. La vittoria del Milan, netta e quasi imbarazzante, ha confermato sia i progressi della squadra di Leonardo, sia il pessimo momento della Sampdoria. Lo stop dell'Inter a Torino contro la Juventus ha avvicinato i nerazzurri alle dirette inseguitrici, ma non ha ridimensionato le ambizioni della squadra di Mourinho. Da parte loro i bianconeri di Ferrara hanno mostrato una grinta e un cinismo visti raramente in questa prima parte di stagione.

Questi i responsi per le principali interpreti del torneo. Il pomeriggio della domenica ha detto che la quarta forza del campionato è il Parma a 25 punti. Gli emiliani impattano 2-2 in casa del Genoa al termine di una gara dal punteggio altalenante. Grifoni avanti con Palacio che s'inserisce in un buco della difesa al 14'. Pari di Biabiany altrettanto lesto ad approfittare si un'amnesia del pacchetto arretrato avversario al 36'. Nella ripresa le emozioni forti sono concentrate in 7'. Bibiany colpisce ancora (assist di Lanzafame a coronare un contropiede perfetto) al 59'; definitivo pari di Palladino con un sinistro dal limite che non dà scampo a Mirante al 66'. Ritmo sempre elevato per due squadre che hanno fatto onore all'alta classifica che occupano meritatamente.

La Fiorentina si riprende e aggancia il Genoa a quota 24. Per i viola l'ostacolo Atalanta è superato grazie al siluro di Vargas al 26' e al tocco sotto di Gilardino all'89'. La squadra di Conte non schioda dal terz'ultimo posto e non fa molto per raddrizzare una gara che la Fiorentina ha comunque chiuso molto tardi, per la superiorità mostrata in campo. Per i bergamaschi pure la brutta nota dell'espulsione di Valdes all'83' per somma di ammonizioni.

Subito dietro i viola arriva di corsa il Napoli che piega il Bari 3-2. Tutti i gol nella ripresa, dopo che la prima frazione aveva visto una buona occasione per Maggio e una egregia per Quagliarella, il cui tiro a botta sicura è stato salvato sulla linea. Al 49' Barreto gela il San Paolo superando De Sanctis con un pallonetto. I partenopei rispondono immediatamente con Quagliarella, imbeccato da Gargano al 54'. Napoli sempre avanti, ma il gol lo trova ancora il Bari, con Ranocchia in tap in sull'impegnativa respinta di De Sanctis. E' il 63', ma la squadra di Ventura si complica subito la vita: al 65' viene espulso Parisi per somma di ammonizioni. La spinta del Napoli diventa ossessiva e viene premiata al 72' dal gol di Maggio, innescato da Quagliarella. C'è tempo e c'è l'uomo in più. Quagliarella lo sfrutta con un preciso tocco a beffare Gillet su lancio di Lavezzi all'88'. Nei pochi secondi che restano, per il Bari piove sul bagnato: Ranocchia viene espulso (rosso diretto) per un fallo su Lavezzi.

Da Palermo esce un Cagliari ridimensionato. I rosanero s'impongono 2-1 sui sardi reduci dalla vittoria sulla Juventus. Allegri non vede il gioco e il ritmo della settimana precedente e a poco serve il vantaggio di Matri, sontuosamente servito da Cossu al 24', in un momento in cui il Palermo stava facendo vedere le cose migliori. Gli uomini di Delio Rossi continuano a macinare calcio e iil premio arriva nella ripresa: al 55' Budan s'inventa una traiettoria vincente dai 18 metri per il pareggio; al 65' Kjaer fa valere lo stacco su corner. Il Palermo sale a 20 punti e supera l'Udinese, fermata a 18 nella trasferta di Bologna. Ai friulani serve a poco l'undicesimo centro del capocannoniere Di Natale, che, in pieno recupero della prima frazione, trasforma in oro un rovesciamento di fronte. Il gol aveva impattato la punizione spettacolare di Adailton che aveva portato i felsinei in vantaggio al 27'. Nella ripresa Di Vaio si procura (fallo di Domizzi) e realizza il rigore della vittoria. I felsinei, a 16 punti, mettono un po' di luce fra loro e la zona retrocessione.

Scala la classifica il Chievo vincendo a Livorno. Il 2-0 è opera di Rigoni (inserimento di testa al 12' su cross di Abbruscato) e Bentivoglio (conclusione al 66' su assist di Pellissier). I labronici, la cui posizione in classifica torna a essere complicata, mancano sull'ultimo tocco e si complicano la vita a causa dell'ingenuità di Lucarelli, espulso al 25' per vivaci proteste all'indirizzo dell'arbitro Gava. Si rialza il Siena ora affidato a Malesani grazie a una prova di carattere contro il Catania. Sono gli etnei a chiudere il primo tempo in vantaggio con il gol al 13' di Martinez, che interviene al volo da centroarea. Fuochi d'artificio nella ripresa, col Siena subito al pareggi al 51' per merito dell'appena entrato Calaiò (prontissimo a risolvere una mischia). Rossazzurri di nuovo avanti sempre con Martinez al 55' (testa su assist di Bellusci) e pareggio di Terzi un minuto dopo (anche qui di testa, pescato da Del Grosso). Al 62' gioco di prestigio di Maccarone, che salta un paio di difensori e piazza un cross dal fondo: Andujar esita, non Paolucci per il 3-2 che resisterà fino alla fine. I toscani raggiungono il Catania a quota 9 e condividono ora l'ultimo posto in graduatoria.