I capi di Stato e di governo della Ue si stanno accordando per concedere un aiuto immediato di 2 miliardi all'anno, dal 2010 al 2012, ai Paesi poveri.
Lo hanno indicato fonti Ue, precisando che l'accordo, disegnato nel quadro della lotta al riscaldamento climatico, sarà discusso nel vertice di domani a Bruxelles.
In discussione anche il ruolo negoziale della Ue a Copenaghen, in relazione al "rilancio" europeo sul taglio delle emissioni di anidride carbonica (CO2), che potrebbe salire dal 20 al 30% entro il 2012. "Insufficiente" per la Ue l'impegno Usa per ridurre l'effetto serra.
La Cina fa pressing sugli Usa per un accordo
La delegazione cinese ha chiesto al presidente Obama di aumentare i tagli ai gas serra offerti dagli Stati Uniti, indicando al tempo stesso una disponibilità al negoziato perchè si arrivi a un risultato concreto a Copenaghen.
Il successo del vertice sul clima dipende in larga parte dall'accordo tra Pechino e Washington, perchè i due Paesi emettono insieme il 40% dei gas serra. Intanto, è sempre più scontro tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo. "I Paesi ricchi paghino il loro debito" è la voce di protesta dopo la circolazione di una bozza danese che prevederebbe un ruolo marginale dell'Onu e un ulteriore divario tra Paesi ricchi e poveri.
Sul tavolo, i tagli ai gas serra
Il vertice di Copenaghen sul clima è giunto al terzo giorno. Parte la discussione sul taglio delle emissioni di CO2. E' il tema più controverso, assieme ai finanziamenti ai Paesi poveri per metterli in grado di affrontare la lotta ai gas serra.
Il dissenso verte su una bozza fatta circolare dalla presidenza danese che chiede a tutti i Paesi l'impegno a far sì che il picco delle emissioni di gas serra sia raggiunto nel 2020. Da quella data, le emissioni dovranno diminuire ovunque, e dimezzarsi entro il 2050. I Paesi poveri respingono il testo e denunciano: non siamo stati consultati.
Attivisti di Greenpeace protestano a Roma
"Copenaghen: Accordo Storico Adesso, Make History Now!". E' lo striscione srotolato da otto attivisti saliti sul Colosseo, per chiedere che a Copenaghen venga raggiunto un "accordo storico".
Cinquanta volontari hanno composto con i loro corpi una scritta ai piedi del Colosseo, per chiedere impegni vincolanti per la riduzione dei gas serra. "I cambiamenti climatici e la pace nel mondo sono due facce della stessa medaglia", ha affermato Tedesco, responsabile Greenpeace, che chiede di agire subito per evitare una catastrofe. Solidarietà del sindaco Alemanno. "E' una protesta che accettiamo volentieri"- ha detto - farò mia la vostra richiesta".