Aeronautica militare, il calendario 2010


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Protagoniste le 'Frecce Tricolori'

A 50 anni dalla nascita della Pattuglia Acrobatica Nazionale aeronautica_296

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La Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) ‘Frecce Tricolori’ è la protagonista dell’edizione 2010 del calendario dell’Aeronautica Militare. A cinquant’anni dalla loro costituzione, le Frecce Tricolori rappresentano oggi in tutto il mondo, con orgoglio e senso di responsabilità, le capacità, la cultura, la fantasia e lo stile del ‘Made in Italy’.

La nascita della Pattuglia risale, infatti, agli inizi degli anni '50 quando lo Stato Maggiore dell’Aeronautica valuta concretamente la possibilità di affidare a un reparto di prima linea il compito di costituire una pattuglia acrobatica.

Il connubio di immagini storiche e foto delle recenti esibizioni ripercorrono, pertanto, mezzo secolo di storia del volo acrobatico in Italia. Il calendario ha un formato 24x33 cm con il classico cordoncino, da cui è possibile sfilare la doppia pagina centrale per ottenere un elegante poster con le firme autografe dei piloti della PAN. Nella parte retrostante del poster sono riportate le figure acrobatiche con le varie denominazioni affinché durante le manifestazioni aeree, dal semplice curioso all’appassionato, possa riconoscerle quando la Pattuglia Acrobatica Nazionale le disegna nel cielo.

Il calendario ripercorre quindi mezzo secolo di storia, da quando lo Stato Maggiore Aeronautica individuò nella pattuglia della 4ª Aerobrigata ‘Cavallino Rampante’ il nucleo originario dal quale sarebbe nato il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, Pattuglia Acrobatica Nazionale ‘Frecce Tricolori’. In quel lontano 1960 il ‘Cavallino Rampante’ ricopriva il ruolo di pattuglia di riserva del team titolare dei ‘Getti Tonanti’ della 5ª Aerobrigata, nel rispetto della pratica di affidare a turno ai reparti da caccia dell’Aeronautica Militare la responsabilità di preparare una rappresentativa acrobatica. Gli F-86E Sabre erano i velivoli utilizzati nelle prime esibizioni del nuovo reparto, appartenenti a quei caccia della serie ‘80’ che hanno svolto un ruolo chiave negli anni difficili ma esaltanti della ricostruzione della Forza Armata.