Sono ancora 56, tra governi e gruppi armati di 14 Paesi,le formazioni militari che impiegano "bambini soldato", secondo l'ultimo rapporto annuale del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha chiesto al Consiglio di Sicurezza "un'azione ferma per colpire l'impunità e fermare questi violatori". L'Unicef si è unita all'appello per porre fine al reclutamento dei bambini.
Dal 1998 sono stati reintegrati 100.000 bambini soldato ma si stima che 250.000 piccoli sono impiegati come combattenti, spie, facchini e schiavi sessuali.
Oltre un miliardo i minori che vivono nei territori lacerati dai conflitti.
L'Unicef ha realizzato in numerosi Paesi programmi per assistere e aiutare i bambini soldato nel reinserimento.
Il Protocollo opzionale della Convenzione sui diritti dell'infanzia relativo al coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati,approvato nel 2000, aumenta l'età minima per la partecipazione diretta agli scontri dai 15 ai 18 anni e vieta il servizio di leva o il reclutamento forzato sotto i 18 anni.
La Convenzione n.182 dell'Organizzazione internazionale del lavoro (1999) definisce il reclutamento forzato e obbligatorio di bambini una delle "peggiori forme di lavoro minorile".
<<< Torna allo Speciale