di Juana San Emeterio IL CONCERTO
di Radu Mihaileanu. Francia, Romania, Belgio, Italia 2009 (Bim)
Alexei Guslov, Dmitry Nazarov, Francois Berleand, Melanie Laurent, Miou Miou, Valeri Barinov.
Dopo il passaggio all’ultimo Festival del Cinema di Roma, dove ha ottenuto un notevole successo di critica e pubblico, esce nelle nostre sale “Il concerto” di Radu Mihaileanu. Il regista di “Train de vie” torna a farci sorridere e pensare, con un melodramma dalla narrazione scoppiettante , con l’armonia e la bellezza che la musica può dare.
Un osannato direttore d’orchestra del Bolshoi di Mosca, Andrei Filipov, viene allontanato durante il comunismo, nel 1980, per essersi rifiutato di separarsi dai suoi musicisti ebrei, tra cui il miglior amico Sacha. La cacciata traumatica avviene durante l’esecuzione del concerto di Cajkovskij. Trent’anni dopo lavora ancora al Bolshoi come uomo delle pulizie e aiuta la moglie a trovare le comparse per manifestazioni dell’orgoglio ex-comunista.
Una sera, mentre sta lavorando, Andrei trova un fax indirizzato al direttore: è del Théatre du Chatelet che invita l’orchestra ufficiale a suonare a Parigi. E’ l’occasione per far rivivere un sogno. Andrei prende il fax ed ha un’idea: riunire tutti i vecchi musicisti che ormai vivono facendo lavori umili e spacciarli per l’orchestra del Bolshoi. Inizia quindi una rocambolesca avventura per ritrovare gli orchestrali e organizzare il viaggio con un impresario ‘segretario del partito comunista’. Nel gruppo ci sono anche delle new entry ed una misteriosa giovane violinista francese. Il programma è proprio quello interrotto trent’anni prima, lo stupendo concerto di Cajkovskij per violino ed orchestra.
Commedia grottesca ed ironica sulla Russia, dove divertimento e dramma si fondono alla perfezione. Un ritratto ben riuscito di un gruppo variopinto di personaggi e del rapporto tra due culture, quella occidentale e quella dell’est (esilarante l’arrivo a Parigi dei ‘barbari’ slavi tra i ‘civilizzati’ francesi). “Per me è importante esprimere le proprie emozioni, senza vergogna. Nella felicità e nella tragedia, fondamentale è dare e ricevere emozioni: il cinema che amo riproduce la vita, esaltandola", ha detto il regista Radu Mihaileanu che non ci delude. Ci fa emozionare, ridere e commuovere con ritratti e situazioni che si alternano e si sovrappongono. In quel confuso e poetico caos si sente la vita.