10 febbraio - Il Giorno del Ricordo


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Toth: sul fenomeno poca attenzione

'Per ricordare un vasto archivio' foibe_francobollo

La"perdita di memoria" emersa dal sondaggio su foibe ed esodo "potrebbe essere fisiologica" o dipendere da una minor attenzione mediatica, o forse perché allora ci furono le parole forti pronunciate dal presidente Napolitano nel 2007.Così il presidente dell'Anvgd, Lucio Toth,spiega a Televideo l'esito dell'indagine.

"La maggior conoscenza degli eccidi delle foibe,rispetto all'esodo, forse si spiega con la tragicità evidente dei primi che colpiscono di più l'immaginario collettivo", aggiunge, "e forse anche perché molte violenze ad opera dei partigiani comunisti jugoslavi sono state più spendibili in termini politici".

"L'esodo è più difficile da recepire" continua Toth,esule di Zara, "ma dispiace che non se ne comprenda l'importanza. Un esodo che per i numeri, ha riguardato l'80-90% della popolazione italiana, ha determinato uno svuotamento della regione, una perdita della cultura italiana in quell'area".

"Tra i ceti più bassi la nostra vicenda di esuli è molto più sentita rispetto a quanto avvenga tra i ceti colti. E' più avvertita tra gli anziani, che ricordano qualcuno o qualche episodio, e tra i giovani. Meno attenta invece la fascia tra i 40 e i 60 anni", prosegue Toth.

Come evitare l'oblio? "Attraverso le sezioni della nostra associazione disseminate sul territorio teniamo vivo il ricordo di quella cultura, ma anche quello delle nuove generazioni vissute nei campi profughi" dice Toth.

"Ma non solo - prosegue - ci sono i libri, le ricerche sociologiche, i racconti. Abbiamo un archivio con 200 ore di testimonianze, da cui si sono ricavati due filmati, di 50 minuti ciascuno, che oltre a contenere documenti storici custodiscono anche le esperienze di chi è sopravvissuto ai campi di concentramento, alla prigionia, alle foibe".