Atlante delle crisi


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L'Afghanistan e i diritti delle donne

Cresce la violenza di genere afghanistan_donne_296

Prima con i Mujaheddin, poi con i talebani, sono rimaste per anni senza voce, addirittura senza identità.

Quando gli operatori internazionali le hanno cercate per censire gli aventi diritto al voto nelle prime elezioni democratiche del Paese (settembre 2004), erano in migliaia senza documenti, molte non ricordavano la propria età, "fantasmi" per le quali recarsi alle urne era difficile.

Dal 2001 le afghane sono di nuovo "visibili",anche se dal 2004 qualcosa si è fermato sulla via verso i diritti.

Ora che l'Afghanistan potrebbe avviarsi verso un'intesa con i talebani moderati che ne sarà della voce delle donne?

Si muore per difendere i diritti delle donne in Afghanistan. Decine le maestre uccise. Normali le minacce e gli attentati a deputate e giornaliste, ma anche a quelle che lavorano e vanno a scuola.

A colpi di pistola sulla soglia di casa è stata uccisa nell'aprile scorso il consigliere provinciale a Kandahar, Sitara Achakzai, nota per le sue battaglie in favore delle donne. A settembre, è stata uccisa il poliziotto capo Malalai Kakar,nel 2007 sono state trucidate le giornaliste Shikeba Sanga Amaj e Zakia Zaki, nel 2006 la politica Safia Amajan.

E intanto aumenta la violenza contro le donne, secondo un nuovo rapporto Onu.

"Lo spazio limitato che si è aperto per le donne afghane alla fine del regime talebano nel 2001 è sotto continuo attacco", si legge nel rapporto diffuso nel luglio scorso dalla Missione di assistenza Onu in Afghanistan (Unama).

Il rapporto sottolinea la"tendenza crescente" della violenza contro le donne nella vita pubblica e dello stupro in un contesto di impunità. "Il silenzio che circonda questo problema deve essere rotto", dice l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay.

Secondo un rapporto del governo Canadese, tra 2008 e 2009 c'è un aumento significativo di suicidi tra le afghane.