Atlante delle crisi


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'Nessun fantasma Baath'

Hussin, giornalista iracheno: il popolo vuole democrazia, lo sviluppo economico sconfiggerà il terrorismo h

"Non esiste il fantasma del partito Baath. Sono solo invenzioni. Il partito di Saddam Hussein è stato dichiarato illegale. E' solo una divisione tra sunniti e sciiti".

E' l'opinione di Saad Hussin, corrispondente in Italia del quotidiano iracheno"The new Era", dell'agenzia di stampa "Bagdad News Agency" e analista della Bbc in lingua araba. A Televideo spiega così il ruolo dei sunniti in Iraq.

"Hanno una potenza enorme da sempre. Sono stati nei posti chiave da decenni e anche ora rivestono importanti cariche istituzionali: presidente della Repubblica, vicepresidente, ministri, esercito, polizia. Per uscire dalla spirale delle violenze tra sciiti e sunniti è importante che il nuovo governo lavori per la ricostruzione e il miglioramento economico degli iracheni. Il terrosimo si vince sempre con lo sviluppo economico".

Saad Hussin è sicuro della possibilità dell'Iraq di voltare pagina con il passato, ma mette in evidenza il ruolo dell'Iran nella "partita della pacificazione". "Il peso di Teheran è importantissimo. Basti pensare ai tanti partiti sciiti che trovano sponde in Iran. Se da lì arrivasse il consiglio della pacificazione gli sciiti lavorerebbero in maniera più decisa per cercare la pace in tutto il Paese".

Iran a parte, la situazione attuale dell'Afghanistan non favorisce il ritorno al dialogo in tutto il Medioriente. Secondo Saad Hussin, però, Kabul e Bagdad sono due mondi a parte. "Anche le forme di terrorismo sono diverse. In Iraq non ci sono molte città ribelli al governo. Non c'è una guerra civile in corso e la polizia in Iraq è presente massicciamente. Sono due storie diverse con modalità differenti di democrazia e cultura". Quanto gli iracheni credono nelle elezioni? "Molto. Cinque anni fa le liste erano chiuse ma oggi, grazie anche ad una campagna elettorale aperta e alle tv, c'è l'esigenza di democrazia e partecipazione".