Navigare con un barcone sulle acque del Mekong, il grande fiume che sui suoi argini concentra gran parte dei cinque milioni e mezzo di abitanti del Laos. Un'esperienza unica, avventurosa. Da Pakse, la capitale commerciale del Laos meridionale, il barcone punta verso Si Phan Don, le "Quattromila isole", il punto in cui il Mekong è più largo. Per svariati chilometri da una sponda all'altra si va in barca o su strane chiatte.
Le chiatte (più barconi messi insieme) fanno la spola, anche a richiesta, da isoletta a isoletta. Meglio, però, non chiedersi quanto siano sicure. Le chiatte sono veri e propri villaggi galleggianti dove non manca la signora che cucina la tom yam, una zuppa alla quale aggiungere ingredienti a piacere. Meta finale del viaggio sul fiume è Don Det, l'isola che viene presa d'assalto dai saccopelisti: alla fine del villaggio di palafitte, la spiaggia sembra uscita da una vera e propria scena di Apocalypse Now.
A Don Det si può ascoltare la musica tradizionale laotiana che ha come elemento principale il khaen, uno strumento a fiato composto da una doppia fila di canne di bambù inserite in una cassa di risonanza di legno duro.
Sovente la musica è accompagnata dalla danza o da rappresentazioni teatrali nelle quali si utilizza un linguaggio molto colloquiale, a volte anche triviale. Il tutto accompagnato da un bicchierino di whisky di riso o lào-lào, il liquore tipico del Laos.