di Luigi Del Giudice
Mai come quest’anno, la rassegna svizzera dell’automobile mostra la sua spettacolarità. Stupende scenografie, costosissime per presentare le anteprime. Luci, suoni, balletti e i colori delle auto come quelli degli eleganti vestiti delle hostess, che sono una vera competizione con le modelle delle sfilate di alta moda. Lo scenario entusiasma anche chi non ha la passione dell’automobile. Nell’attraversare i padiglioni ci sembra di fare un viaggio fantastico. E’ come viaggiare in un sogno, un bellissimo sogno, da cui ci si sveglia solo uscendo.
Ci sono praticamente le auto di tutto il mondo. Belle; anzi bellissime. Ginevra, quest’anno, evidenzia bene la gara dei costruttori contro le emissioni, ormai al di sotto della soglia chiesta dall’Europa, cioè 120/130 grammi per chilometro. Infatti, le Case, così prese nella loro sfida, sono arrivate ai 99 grammi. Ma tutto questo ha un costo, circa 1.000 euro per veicolo, che,poi, si riflette sull’acquirente. Anche se, è il caso di sottolinearlo ulteriormente, la responsabilità del problema ambientale non è addebitabile all’auto, “rea” di contribuire alle emissioni di CO2 con una piccola percentuale tra il 3 e il 5%. Ma i costruttori, ormai, ne fanno una questione di prestigio e di pubblicità, il cui unico vantaggio per l’automobilista è di poter avere un’auto che consuma meno.
Ma Ginevra evidenzia anche un grande contrasto, che nasce tra le auto piccole, a emissioni e consumi sempre più bassi, e le bellissime fuoriserie e supercar, alcune già ibride, ma sempre con emissioni e consumi alti.
Ginevra rappresenta anche una sorta di lancio delle grandi novità tecnologiche e dello stile futuro delle auto. La francese Peugeot, a esempio, ha scelto proprio questa rassegna per presentare il futuro design delle sue vetture e del suo logo. C’è la SR1 che fa capire quali saranno le tendenze stilistiche future. C’è la 5by Peugeot, una berlina di grande rango e la nuova 408 che sarà presentata in anteprima mondiale in Cina per “aggredire” il mercato cinese. La vetrina dell’edizione 2010, però, è l’auto elettrica. Se ne parla da qualche anno, il discorso è stato avviato proprio nella rassegna svizzera, ma, oggi, i veicoli in mostra sono già pronti per la strada. E non sono pochi, anche se, lo ripetiamo, non sono ancora utilizzabili come le auto a motore termico per la ridotta autonomia. La serie di elettriche, comunque,è già numerosa. Ma non tutte hanno la stessa efficienza. Ci sono le americane Tesla Motors e Lampo, due super sportive degne delle migliori fuoriserie. C’i sono la Peugeot iOn e la Citroen C-Zero, realizzate in collaborazione con la Mitsubishi i-Miev, che saranno in vendita a fine anno. Queste tre vetture sono praticamente identiche, con rilievi diversi nel design. Sono praticamente al vertice quanto a silenziosità e scatto. Cosa che non si può dire per la Smart o la 500 Micro Vett, troppo rumorose e poco scattanti, contrariamente alle prerogative di un motore elettrico.
C’è la Opel Ampera, versione europea della Chevrolet Volt, da cui si distingue solo per la linea, che vanta un’autonomia maggiore, circa 560 km,. Questo potrebbe metterla al top, ma non sappiamo perché non abbiamo potuto testare se queste capacità sono reali. Certo, sono auto con due motori elettrici che hanno il supporto di un piccolo motore termico. Naturale, quindi, che non può avere la silenziosità di un propulsore che viene alimentato dalle sole batterie. Ma sulle vetture elettriche torneremo per darne una descrizione dettagliata. Costi e manutenzione compresi.
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