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La bistecca non inquina come previsto

Secondo uno studio la produzione e il consumo di carne e altri cibi di origine animale non sembrano essere un peso poi così gravoso per il clima mucche_296

Dietro front, forse la bistecca può tornare anche nel piatto dei più strenui ambientalisti: infatti la produzione e il consumo di carne e altri cibi di origine animale non sembrano essere un peso poi così gravoso per il clima, come sostenuto finora. E' quanto si evince da un report presentato da Frank Mitloehner dell'università di Davis al 239mo Meeting della American Chemical Society in corso a San Francisco.

Da tempo ormai gli ambientalisti hanno dichiarato guerra alla bistecca; si stima infatti che la produzione agricola e allevamenti siano responsabili di un quinto delle emissioni di gas serra, e che il consumo medio globale di carne sia di 100 grammi per persona al giorno, con una forbice di dieci volte tra le popolazioni che ne consumano molta e quelle che invece ne mangiano pochissima. Tra emissioni di gas metano da parte degli animali, inquinamento per produrre il cibo per allevarli e consumo di acqua, nonché spese di trasporto, e soprattutto aumento della domanda di questi alimenti da parte di paesi emergenti, il cibo di origine animale è considerato un peso per l'ambiente.

Secondo Mitloehner, invece, allevare bovini e suini a scopo alimentare contribuisce solo per il 3% alla produzione complessiva di gas serra, molto meno di altre voci dell'inquinamento (come i trasporti che pesano in Usa per il 26%). Ridurre i consumi di questi cibi, dunque, non avrebbe un grosso impatto sull'ambiente, sostiene Mitloehner. La strategia, dunque, non è ridurre la produzione di cibi di origine animali, ma di renderla più efficiente.

''Ci aspettiamo come LAV - ha commentato il presidente della LAv Giorgio Felicetti - un'ondata di negazionismo contro la dimostrazione, ormai consolidata da molti studi di svariate organizzazioni internazionali e istituzioni scientifiche, che lo smodato consumo di carne e in generale di proteine animali ha un impatto forte sull'ambiente in termini di emissioni di CO2''. ''Sappiamo che il peso in termini di emissioni da parte degli allevamenti - ha concluso - va dal 18 al 30%'': basti pensare che un chilo di carne bovina 'brucia' 35 metri quadri di foresta, 'succhia' 15.500 litri d'acqua e produce 36 chili di CO2.