Giovanni Paolo II beato


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Il Papa dei primati

E' stato il pontefice che ha incontrato più persone, che ha visitato più Paesi, sul quale sono stati scritti più libri. E' stato il Papa dei diritti umani, della solidarietà e della dignità del lavoro. Il primo a visitare il Parlamento italiano e ad assistere a un concerto rock



“Viviamo in un'epoca nella quale le persone rivendicano la libertà, ma si oppongono alla verità; non dubitano solo della fede, ma anche della ragione; insistono sui diritti, ma sfuggono le responsabilità” . Giovanni Paolo II (2001)

di Elisabetta Marinelli

Ha guidato la Chiesa dal secondo al terzo millennio. Le ha dato una visibilità senza precedenti, e non solo all'interno del mondo cattolico e religioso. Pur in un conservatorismo di fondo nei principi che giudicava collegati alla fede, ha mutato tradizioni plurisecolari, cambiando, forse per sempre, il modo stesso di essere Romano Pontefice.

E’ stato il primo Papa polacco, il primo nato in un Paese comunista e ad andare oltrecortina; il primo ad aver recitato in pubblico e ad aver lavorato in fabbrica; il primo, dopo gli apostoli, a entrare in una Sinagoga e il primo a parlare in una Chiesa protestante; il primo a visitare una Moschea e ad andare in un Paese ortodosso; il primo ad aprire un giubileo per un millennio e a visitare il Parlamento italiano; il primo ad assistere a un concerto rock e a una partita di calcio; il primo a essere ferito gravemente in un attentato e a essere operato in ospedale.

E' stato il Papa che ha incontrato più persone (17 milioni solo nelle udienze), sul quale si sono scritti più libri (quasi 200 all'anno) e del quale sono stati venduti più libri e perfino un cd di musica sacra cantata da lui; quello che ha visitato più Paesi e ha proclamato più santi e più beati. E' stato il Pontefice dei diritti umani e della solidarietà, della dignità del lavoro, del rigore religioso. Un mistico: profondamente convinto che ogni cosa accada per disegno divino.

Resta nella storia soprattutto per essere stato una delle cause principali della caduta del Muro. Nel 1995, nel giorno del suo 75mo compleanno, ha ringraziato Dio per essere vissuto “in un momento di svolta epocale per l'Europa, per il mondo e per la Chiesa”. Eppure, quando fu eletto, il più giovane Papa (58 anni) dopo Pio IX (54), a tanti era sconosciuto. Il 16 ottobre 1978, le sue prime parole- “Sia lodato Gesù Cristo”, di sapore antico- stupirono. E quando aggiunse: “Se sbaglio, mi corrigerete”, si sentì, dopo 4 secoli e mezzo, che il Papa non era italiano, anche se poliglotta. Ci si abituerà a quel saluto e anche al continuo richiamo a Maria, della quale si diceva 'Totus tuus', e alla quale ha attribuito la propria sopravvivenza ad attentati e malattie.

Abbiamo visto invecchiare e soffrire un uomo che, diventato Papa, colpì per la prestanza fisica. Era uno sportivo: sciava, andava in montagna e in canoa, nuotava. E’ stato uomo coerente, dalla volontà ferrea, forgiata da una giovinezza difficile, dalle tradizioni della sua gente e da una fede profonda.

Si è detto che ha governato poco. Lo riconosceva lui stesso: “Forse- ha scritto in 'Alzatevi, andiamo!', il suo ultimo libro- devo rimproverarmi di non aver abbastanza cercato di comandare. In certa misura, ciò deriva dal mio temperamento. In qualche modo, però, può anche essere riportato al volere di Cristo, che chiede ai suoi apostoli non tanto di comandare, quanto di servire”.  Tra le tante parole che ci ha regalato, c'è un'esortazione rimasta in ognuno di noi: "Non abbiate paura".