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L'Inter vola(3-0) grazie a Thiago Motta

Un gol di Vucinic mantiene la Roma a -1 motta_esulta_296

di Nicola Iannello

Volata scudetto lanciatissima. Vincono tutte le squadre di vertice e il traguardo si avvicina con i distacchi che rimangono invariati. La classifica dopo trentadue giornate vede l’Inter in testa con 66 punti, la Roma seconda a 65 e il Milan terzo a 63.

I nerazzurri piegano in casa il Bologna con un perentorio 3-0, frutto di una doppietta di Thiago Motta (29’ e 85’) e di un gol di Balotelli (52’), partito titolare dopo le scuse che hanno fatto rientrare la sospensione per sei partite. Mourinho, privo degli squalificati Maicon, Lucio, Zanetti ed Eto’o e con l’acciaccato Sneijder in panchina, ripropone Santon e Chivu in difesa e si affida a Pandev e Milito in avanti con Super Mario. Il Bologna fa la sua partita di contenimento, rendendosi pericolosa anche con Adailton su calcio piazzato, ma è il portiere rossoblù Viviano a fare gli straordinari, fino a quando è costretto a cedere a un diagonale velenoso Thiago Motta. E proprio la doppietta del brasiliano con passaporto anche italiano fa capire che la rosa dell’Inter è in grado di supplire ad assenze pesanti. Anche il ritorno con gol di Balotelli è uno di quei segni che incoraggiano le speranze di tenuta nerazzurra in questo finale di stagione fitto di impegni.

Martedì a Mosca c’è il ritorno dei quarti di finale di Champions League, con il compito di difendere il gol di Milito dell’andata. E sabato l’anticipo serale di campionato al ‘Franchi’ di Firenze, contro una Fiorentina forse discontinua ma sempre insidiosa.

La Roma conquista tre punti d’oro al ‘San Nicola’, al cospetto di un Bari gagliardo ma non più lucido come nel suo momento migliore. Ranieri cala per la prima volta il tris delle meraviglie Totti-Toni-Vucinic e il gol vittoria scaturisce proprio da una combinazione tutta in verticale tra i tre: il capitano giallorosso innesca Toni al limite dell’area, veronica dell’ex punta del Bayern e assist morbido per l’accorrente Vucinic che fulmina Gillet con un rasoterra a fil di palo (19’). La Roma amministra il vantaggio, resistendo alle folate del Bari, attivissimo con l’ex giallorosso Alvarez. Finisce 1-0 per la squadra di Ranieri.

Sarabanda di gol al ‘Sant’Elia’, con il Milan che tiene il passo delle prime grazie a un 3-2 maturato nel primo tempo. Sblocca Borriello (7’) servito di prima da Seedorf. Pareggia Ragatzu (17’) al primo gol in serie A, ma il Diavolo non ci sta e con una bomba da fuori di Huntelaar (19’) fa 2-1. Al 32’ Matri ristabilisce l’equilibrio ma sei minuti più tardi la difesa rossoblù combina un pasticcio catastrofico: Abate crossa basso dalla destra, Marchetti si tuffa ma tocca solo, palla sul ginocchio di Astori e autorete che significa tre punti per il Milan.

Nella corsa per un posto in Champions Lague, buon successo della Sampdoria, passata in casa del Chievo 2-1. Cassano in gol al 1’, alla prima azione in verticale. Nel secondo tempo Pazzini (55’) segna la sua quattordicesima rete per il doppio vantaggio blucerchiato. Col Chievo in dieci per l’espulsione di Morero, Mantovani segna per la bandiera (76’). Con questa vittoria, la squadra di Del Neri aggancia al quarto posto a quota 51 il Palermo, caduto nel derby siciliano.

Al ‘Massimino’, il Catania piega i rosanero 2-0. La squadra di casa va a segno con Maxi Lopez al 14’ e al 32’: l’argentino, incontenibile, si regala una doppietta nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno. Nella ripresa gli uomini di Ezio Rossi cercano di ribaltare l’inerzia della partita ma i rossazzurri tengono il campo, rendendosi ancora pericolosi con Maxi Lopez.

Frena il Napoli all’Olimpico di Roma: con la Lazio termina 1-1. Aquilotti subito in gol con Floccari (1’) di testa. Il pareggio lo confeziona Hamsik (38’), con un tocco morbido sul secondo palo, bruciando Muslera in uscita.

Divisione della posta anche al ‘Tardini’, dove Parma e Fiorentina fanno 1-1. Viola in avanti con De Silvestri (22’), schierato a centrocampo. Grazie anche alle parate di Sebastien Frey, Prandelli culla il sogno della vittoria esterna, fino a quando la sua retroguardia si incarta su un traversone dalla sinistra e mette Bojinov solo davanti al portiere: il bulgaro, ex viola, non fallisce l’occasione (68’). Finisce 1-1 anche tra Genoa e Livorno. La rete per i grifoni la segna un debuttante ghanese classe 1993, subentrato a Suazo: Boakye stoppa di petto un cross di Mesto e fulmina Rubinho da due passi. I padroni di casa forse fanno l’errore di considerare chiusa la pratica e si fanno rimontare all’88’: Danilevicius fa sponda su un traversone di Diniz e Tavano insacca a porta vuota.

Va all’Atalanta lo scontro della disperazione con il Siena. Di Valdes (16’) con un destro esplosivo da fuori area e di Ferreira Pinto (70’) che spinge in porta una spizzata di Manfredini le reti che portano i nerazzurri bergamaschi a quota 31, un punto sotto l’Udinese impegnata nel posticipo al ‘Friuli’ con la Juventus, e cinque punti sopra lo stesso Siena e il Livorno.