La sindone


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Una storia avventurosa, tra Crociate e incendi

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Dal 1578 la Sindone è conservata nel Duomo di Torino, quando vi arrivò da Chambéry, antica capitale del Ducato di Savoia. Solo dalla metà del XIV secolo si hanno testimonianze storiche certe e senza più interruzioni: in quell'epoca il Lenzuolo è presente a Lirey, non lontano da Troyes, in Francia.

E anche se i detrattori sottolineano l’assenza di notizie nei primi secoli della Cristianità, una possibile storia precedente potrebbe aver visto la Sindone in Oriente (Edessa, Costantinopoli), da dove sarebbe stata trasportata in Europa durante le Crociate.

Nel 1453 viene ceduta ai Savoia. Il 4 dicembre 1532 un incendio devasta la Sainte Chapelle di Chambéry, causando al lenzuolo notevoli danni, riparati nel 1534 dalle suore clarisse della città. E’ Emanuele Filiberto a trasferire definitivamente la Sindone a Torino.

Dal 1694 è custodita (salvo brevi interruzioni) nella splendida cappella che Guarino Guarini costruì tra il Duomo e il Palazzo Reale.

1898 - prima fotografia (del fotografo professionista Secondo Pia).

Dal 1983 la Sindone è proprietà della Santa Sede, lasciata in eredità da Umberto II di Savoia al Papa. Negli ultimi quattro secoli la Sindone è stata più volte esposta.

L'ostensione pubblica più recente è del 2000.