Atlante delle crisi


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Passato pesante, chanches future

Le promesse del presidente Zuma g

Dalla fine dell'apartheid il consolidamento della democrazia e di una certa stabilità economica ha permesso di far fronte ad alcune sfide del cambiamento sociale. Tuttavia, la forbice tra ricchi e poveri è ancora molto accentuata. Nel 2009, con la crisi economica il Pil è sceso dell'1,2%, ai minimi da 10 anni. La distribuzione del reddito nel Paese è considerata tra le più inique del mondo, la crescita economica è lenta, la disoccupazione in crescita.

Il Sud Africa presenta forti potenzialità di crescita ma con un reddito procapite annuo di circa 11.000 dollari, circa il 34% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno. Secondo diversi analisti il Sud Africa potrebbe far parte delle nuove economie emergenti. Il Paese è infatti impegnato in una serie di investimenti in tutto il continente africano per assicurarsi risorse e ribadire il ruolo di leader ship regionale.

Il presidente Zuma in un'intervista recente al "Financial Times" ha detto che dopo la Coppa del Mondo di calcio, il Sud Africa continuerà ad aumentare le infrastrutture, investendo nel finanziamento e nella costruzione di opere pubbliche, per ottenere l'aumento dell'occupazione e lo sviluppo economico. Jacob Zuma, quarto e controverso presidente del Sud Africa dalla fine dell'apartheid, aveva ribadito le sue promesse al Paese nel giorno dei festeggiamenti per i 20 anni dalla liberazione di Nelson Mandela, l'11 febbraio 2010.

Davanti al Parlamento,alla presenza di Mandela, aveva spiegato come intende affrontare la crisi economica. elencato i provvedimenti per frenare la disoccupazione, combattere la corruzione e la violenza, rilanciare la micro-economia, la sanità pubblica, lo sviluppo delle zone rurali. Tuttavia le sfide sono tutte aperte.