Comincia nel peggiore dei modi l'avvicinamento degli azzurri al mondiale sudafricano. A Bruxelles, l'Italia perde 1-2 l'amichevole con il Messico offrendo una prestazione deludente.
Dopo una traversa di Iaquinta (3'),il gol di Vela (17',assist di Giovani) segna il destino della partita. Gli azzurri soffrono, il Messico sfiora anche il raddoppio. Lippi tenta qualche innesto, ma la difesa messicana non rischia più di tanto. All'84' Medina raddoppia,solo all'88' la rete dell'1-2 di Bonucci. Messico più avanti nella condizione,ora sabato c'è una nuova occasione: a Ginevra (20.45) azzurri con la Svizzera.
I giocatori non sono quelli visti qui
"Siamo stati dieci giorni in montagna a lavorare duro. Ne siamo scesi solo stamattina per giocare una partita con una squadra che ne ha già sostenute sette". Lippi non drammatizza la sconfitta col Messico, escludendo possibilità di contraccolpi psicologici. Il peso degli allenamenti al Sestriere è stato alquanto evidente in campo.
"Conosco i giocatori e non sono quelli visti qui -prosegue il ct-. Ho parlato con loro durante l'intervallo e mi dicevano di sentire le gambe pesanti. Non è importante essere in forma adesso, ma fra dieci giorni. Certo, se fossimo stati un po' più in condizione sarebbe stato meglio".
Una corona per non dimenticare
La scelta di Bruxelles come sede del test premondiale con il Messico non è stata casuale. Data la ricorrenza dei 25 anni dalla strage dell'Heysel, la Figc ha deciso di commemorare i 39 morti (32 italiani), della tragica finale di Coppa Campioni 1985 Juventus-Liverpool.
Allo stadio, restaurato e intitolato a Re Baldovino, gli azzurri depongono una corona di alloro davanti alla targa che ricorda le vittime. A guidare la delegazione il ct Lippi,il capitano Cannavaro e Abete. Il presidente Figc dice: "Quel giorno purtroppo è indimenticabile, un monìto a tutta la dirigenza sportiva: fatti del genere non devono ripetersi".