La McDonald's è stata costretta a ritirare dal mercato 12 milioni di bicchieri di plastica con i personaggi di Shrek, venduti a 2 dollari l'uno per la promozione del nuovo cartoon 'Shrek Forever After', perché il disegno contiene cadmio. Ad annunciare il richiamo volontario è stata la Commissione Usa per la sicurezza dei consumatori, sconsigliandone l'acquisto, mentre la McDonald's si ripromette di pubblicare sul suo sito web le istruzioni per la restituzione del denaro agli acquirenti.
I bicchieri sono disponibili con il disegno di Shrek, di Fiona, di Puss in Boots (il Gatto con gli stivali) e del ciuchino, i personaggi del film sugli schermi dal 21 maggio, doppiati da Mike Myers, Cameron Diaz, Antonio Banderas e Eddie Murphy. Al riguardo, McDonald's Italia tiene a precisare, in una nota, che "i bicchieri della promozione del film Shrek non sono in distribuzione in Italia e né lo saranno in futuro".
Cadmio, sostanza cancerogena ‘vigilata’ speciale
E' presente in molti oggetti di uso quotidiano ma è 'vigilata' speciale, perché la sua tossicità e i suoi effetti cancerogeni sono conosciuti da oltre vent'anni e accertati da numerosi studi. E' il cadmio, usato nelle pile ma anche per produrre pigmenti di molti coloranti e rivestimenti, in stabilizzanti per materie plastiche, nelle componenti di prodotti tecnologici e informatici. Una sostanza che ha costretto la McDonald's a ritirare dal mercato 12 milioni di bicchieri di plastica con i personaggi di Shrek, perché il disegno risultava contaminato.
"E' un prodotto di uso diffusissimo, ubiquitario - spiega all'Adnkronos Salute Franco Tau, viecepresidente del Consiglio dei chimici - ma proprio perché è una sostanza riconosciuta come cancerogena, viene fatta particolare attenzione sia nella preparazione dei prodotti industriali sia nell'uso quotidiano". Quando il cadmio è in forma stabile non è rischioso per l'uomo. "Nei test di pericolosità di un oggetto - aggiunge l'esperto - si verifica se la sostanza può migrare. Se può 'spostarsi' ovviamente è pericolosa". Come per molte sostanze, quindi, "non è pericolosa la sua semplice presenza, ma se c'è il rischio che non sia stabile".
Vista la sua pericolosità, in ogni caso, non viene utilizzata per stoviglie, giocattoli o oggetti che possono contenere cibi e bevande. "L'Europa - continua Tau - punta sul principio di precauzione: se c'è una sostanza che è riconosciuta cancerogena, già la sola presenza ci deve mettere in allarmare. Mentre in altre normative è necessario dimostrarne la pericolosità prima di bandirla. Oggetti provenienti da altri Paesi, quindi, anche se prodotti a norma, secondo le leggi locali, non sarebbero accettati nel nostro continente".