Ecoturismo e benessere


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Il fascino e il mistero dell'Asinara

L'isolamento ha mantenuto integro e vergine l'ambiente di quest'isola seconda, per grandezza, solo a Sant'Antioco g

In Sardegna c'è un'isola che per dimensioni è seconda solo a Sant'Antioco: l'Asinara. Un'isola dove la natura si è potuta conservare grazie a un susseguirsi di eventi: ha ospitato una stazione sanitaria di quarantena, un campo di prigionia nella Prima guerra mondiale e un supercarcere. Ora è un Parco protetto. Questo isolamento, durato oltre un secolo, ha mantenuto integro e vergine l'ambiente naturale.

L'Asinara presenta una forma stretta e allungata ed è percorsa da una strada in cemento di circa 25 km. Seguendola è possibile incontrare i principali ambienti dell'isola, osservare le specie più caratteristiche e i maggiori nuclei antropizzati: Fornelli, Tumbarino, La Reale, Cala d'Oliva. A questa strada principale sono collegati i sentieri tematici del Parco, per la maggior parte realizzati su strade sterrate e mulattiere già esistenti o su percorsi utilizzati in passato per attività prevalentemente pastorali.

Per un'osservazione attenta e completa è consigliabile suddividere in almeno tre giornate la visita all'isola, ciascuna dedicata ad altrettante aree: La Reale, Fornelli e Cala d'Oliva. Da non perdere una visita al Centro del Mare situato a Cala Reale, una struttura che ha l'obiettivo di far avvicinare i turisti a un mondo straordinario e affascinante, qual è quello marino. Il Centro è costituito da un sistema di sale che, sotto diversi aspetti, ripro- duce il funzionamento dei principali ecosistemi dell'Area marina protetta dell'Asinara.