- Labro, l'ombelico d'Italia -
A pochi chilometri da Rieti e al confine con la verde Umbria, c'è Labro, il cuore geografico dell'Italia. Un paese che, dalle lussureggianti e selvagge sponde del lago di Piediluco, spunta sulla sommità di un colle con le sue case bianche di pietra calcarea.
Il turista, passeggiando attraverso tortuose stradine, potrà godere di paesaggi lacuali e montuosi di grande fascino e bellezza. Incerta l'origine del nome del paese: per alcuni deriverebbe dal latino "aper aprum" (cinghiale, animale che compare nello stemma del comune), per altri, invece, proverrebbe da "lavabrum" che in latino significa vasca o bacino e che farebbe riferimento al sottostante lago di Piediluco. Diversamente da altri borghi medievali vicini, Labro ha conservato la sua fisionomia e struttura storico-architettonica.
Fiore all'occhiello è il castello del X secolo d.C. Un maniero fatto costruire dalla famiglia Nobili Vitelleschi a somiglianza della Rocca di Spoleto. Da vedere anche la chiesa parrocchiale di Santa Maria e la quattrocentesca cappella del Rosario. E poi, le splendide finestre del '500 che si aprono su via Garibaldi. Labro è una sorta di museo vivente della storia medievale, ricco di testimonianze e di scorci suggestivi. E chi visita questo posto non può non assaggiare alcuni piatti tipici, come i picchiettini agli asparagi selvatici e i fagioli della valle con le cotiche. - Gijon, la città degli artisti -
Gijon è un luogo molto interessante da visitare, uno dei più vitali di tutta la Spagna, tanto che una nutrita colonia di artisti di ogni genere vi si è trasferita. Questa città, che è anche un porto marittimo della Spagna nord occidentale, si trova nella regione delle Asturie, sul Golfo di Biscaglia. Gijon è nello stesso tempo una località antica e moderna. Antica per la sua storia, specialmente come porto verso le Indie occidentali. Moderna per i suoi palazzi Art Nouveau, meno arditi rispetto a quelli di Gaudì a Barcellona, ma altrettanto affascinanti.
Gijon è dinamica e come si è detto attira tanti artisti. A luglio, ad esempio, letterati provenienti da tutto il mondo partecipano ad una fiera lunga ben dieci giorni dove i libri si mescolano a salsicce e fritto misto. Simbolo degli abitanti è la sidra, il vino di miele, ma anche la gaita.
Il quartiere vecchio della città è formato dalla collina di Santa Catalita e dall'antico rione di pescatori del promontorio di Cimadevilla, da dove si può ammirare una bellissima veduta di tutta la baia. Le strade fra la spiaggia di San Lorenzo e la marina formano uno strano mix formato da resti romani, grandi abitazioni patronali e vecchie case di pescatori. Gijon è sempre viva, la gente sciama nelle strade e affolla le sidrerie dove si mangia molto bene e le ostriche sono delle migliori.