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Yamaha SR500 e Kawasaki W650

Due splendide in stile classico a base di caffé h

Per chi volesse cimentarsi bella realizzazione di una cafe racer, fra le tante giapponesi post-classiche citiamo la Yamaha SR500 e la Kawasaki W650: due modelli a dir poco ideali e di relativamente facile trasformazione.
Una menzione speciale va alla Yamaha perché la sua monocilindrica SR500 con avviamento solo a pedale, prodotta ininterrottamente dal 1978 fino al 2001, nata per essere una cittadina-tuttofare, agile e comoda, è divenuta in tutto il mondo una base efficace ed affidabile, per le più differenti versioni di Cafe Racer.

Appassionati di Francia, Germania, Regno Unito, e poi di Stati Uniti, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e sicuramente di tanti altri Paesi che ora ci sfuggono, possiedono splendide Cafè Racer con questa base. Peccato che nel nostro, di Paese, la SR500 non sia stata molto compresa e apprezzata, soprattutto per le sue potenzialità trasformistiche. Tanto per la cronaca, segnaliamo anche che Yamaha ha proseguito la produzione della SR, per il mercato interno giapponese, e per quelli dell’area asiatica, nella più contenuta cilindrata di 400cc, fino al 2008. Anno in cui, per l’impossibilità di adeguare il motore -senza stravolgerne l’originalità- alle stringenti normative anti-inquinamento, ha cessato definitivamente di costruirne. In trenta anni sono state costruite ben 120.007 esemplari, in numerose varianti di 500 e 400cc. Niente male!


Lo stesso discorso vale per la Kawasaki W650. Presentata in Giappone nel 1998 la W650 è stata posta in vendita in Europa, Usa e Canada dal 1999, precedendo di due anni le interessanti bicilindriche in stile classico proposte da Triumph, Ducati e Moto Guzzi.
Fra le particolarità più raffinate della W650: la distribuzione ad alberello e coppie coniche, come quella delle Norton Manx e di alcune Ducati del passato.
La vendita in Nord America è stata interrotta a fine 2000, appena prima dell'introduzione della nuova Triumph Bonneville, mentre la sua importazione in Europa è continuata fino al 2006. In Giappone è tutt'ora in vendita anche se Kawasaki dichiara la sua produzione ufficialmente cessata.
Dal 2006, fino a tutto il 2009, Kawasaki produsse, solo per il mercato interno, una versione denominata W400, da 399cc. La W650, nel corso degli anni ha avuto solo piccole di modifiche di dettaglio per adattarsi alle normative anti-inquinamento Euro 2. Quelle "strutturali" degne di nota, apportate negli anni della produzione, sono una lieve variazione all'inclinazione del canotto di sterzo, l'adozione di un manubrio più basso, e il passaggio dalla sella liscia, che faceva scivolare in avanti il passeggero, ad un’altra con le classiche cuciture a "salsicciotto" poste di traverso.