1960-1975
Dopo l'indipendenza dalla Francia, nel 1960, il Madagascar viene governato per 15 anni da una Repubblica socialdemocratica guidata da Tsiranana che mantiene stretti legami con Parigi. Una crescente instabilità politica culmina nel colpo di Stato del 1975, quando prende il potere il militare Ratsiraka, che instaura un regime di tipo marxista 1989-1993 Dopo la caduta del Muro di Berlino, Ratsiraka avvia un processo di riforme democratiche introducendo il multipartitismo. Nel 1992, dopo mesi di tensioni e scontri, Ratsiraka cede e viene approvata con referendum una nuova Costituzione.
1993-2001
Nel 1993 le presidenziali vengono vinte da Albert Zafy. Il suo governo è però debole e Zafy viene destituito nel 1996. Nello stesso anno nuove elezioni riportano al potere l'ex dittatore Ratsiraka. Lo scontento popolare cresce e si traduce nella vittoria alle elezioni presidenziali del 2001 dell' oppositore Ravalomanana. Ratsiraka non riconosce l'autorità del nuovo presidente e costituisce un governo parallelo, portando il Paese sull'orlo della guerra civile.
2002
Dopo violenti scontri, Ravalomanana prende il controllo di tutta l'isola. Le legislative dello stesso anno confermano il suo partito (102 seggi su 160).